1. La vendetta di sasha


    Data: 20/06/2019, Categorie: Tradimenti Autore: SashaRaul

    ... restando in piedi, reggendola con la sola forza delle braccia.
    
    Da quella posizione potei chiaramente vedere, ancora una volta, la bellissima fica rasata di Sasha accogliere il cazzo dello sconosciuto mascherato, questa volta in piedi.
    
    Il secondo uomo, in attesa, come se sapesse esattamente quale fosse il suo ruolo, si avvicinò e appoggiò la punta della grossa cappella al buco del culo della mia femmina, impegnata a farsi scopare in piedi senza alcun ritegno di fronte a suo marito. Nonostante le dimensioni, la cappella entrò senza troppa fatica dopo una leggerissima pressione, facendo da spartiacque al resto del tronco del suo enorme cazzo.
    
    Il bianco degli occhi della mia stupenda moglie mi si mostrò chiaramente da come lei li rigirò, in completa estasi.
    
    I due cazzi si alternavano con una ciclicità ipnotica, entrando ed uscendo dalla fica e dal culo della donna, aggrappata al primo uomo.
    
    A quel punto non trattenne più le urla, dapprima sommesse, poi più forti, provocate dagli orgasmi che ebbe.
    
    Ne persi velocemente il conto.
    
    L’uomo che la inculava la schiaffeggiò sul gluteo più volte e lei, ad ogni schiaffo, emetteva un grido più forte.
    
    Sapevo perfettamente quanto a Sasha piacesse, amava quando ero io a farlo e, nel suo meticoloso studio dei dettagli, istruì a dovere i suoi servi.
    
    “Sì cazzo, scopami il culo, ancora! Ancora!”
    
    Ella si voltò, mi guardò intensamente e mi trasmise, in un solo attimo, tutto ciò che stava pensando, per cui stava ...
    ... gemendo e perché lo stesse facendo. Stava godendo davvero, non fingeva.
    
    Rabbrividii ma il cazzo continuava a pulsarmi ed a gocciolarmi senza controllo. Adoravo quel tipo di adrenalina che invase ogni mio vaso sanguigno, ne ero completamente estasiato. Mi girava la testa a causa del mio respiro affannato e i muscoli di tutto il corpo erano contratti come per saltare giù dal letto ed interrompere quella scena così violentemente perversa, così profondamente coinvolgente.
    
    Ne ero completamente schiavo.
    
    Passavano i minuti, a manciate come sassi sul viso, non so dire quanti, forse dieci o venti. Poco importava, la mia tortura non aveva barriere temporali in quel momento.
    
    Volevo che finisse immediatamente, volevo che non terminasse mai.
    
    Entrambi gli uomini le vennero dentro, quasi simultaneamente. Gli ultimi colpi che le davano erano accompagnati dai suoi gemiti oramai affievoliti ed affannati.
    
    Estrassero i membri dalla mia stupenda moglie, prima dalla fica, poi, più lentamente e con maggiore cura, dal culo.
    
    Ne seguì una copiosa gocciolata calda lungo le sue bianchissime cosce. Ella, stremata, si lasciò andare dal collo dell’uomo e si accasciò sul letto, in mezzo alle mie gambe ancora immobilizzate.
    
    Altro tempo indefinito passò, l’adrenalina scemò molto gradualmente, non mi resi nemmeno conto che i due uomini, così come erano apparsi, tanto velocemente scomparvero.
    
    Io e Sasha restammo in quella stessa posizione, in silenzio.
    
    Non mi accorsi che era ormai il ...
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