1. La mia nuova amica


    Data: 20/06/2019, Categorie: Etero Autore: lupogrigio77

    ... ad un tavolo un po� isolato dagli altri ed ordinammo paella e sangria.�Carino questo posto, vero? Ci vengo spesso con i miei amici�, le dissi.�Si, &egrave davvero carino�, rispose sorridendo.La guardai e, avvicinandomi al suo orecchio, le bisbigliai: �&egrave bello essere qui con te!�. Poi mi scostai, ma urtai casualmente la sua borsa facendola cadere per terra. Ci chinammo per raccoglierla e recuperare le cose cadute, ma lei apri le gambe lasciandomi gustare quel fantastico panorama.Bevemmo due brocche di sangria e dopo cena uscimmo dal locale un po� alticci. Laura nel camminare sui sampietrini, complice l�alcol, ogni tanto inciampava sui tacchi e così la presi sotto braccio per sorreggerla e poterla tenere stretta a me. In quella magica atmosfera di Roma, ci sentivamo liberi, spensierati e completamente svuotati da ogni sorta di ansia e preoccupazione.�Aspetta mi devo fermare un minuto, questi tacchi mi stanno massacrando i piedi�, mi disse ad un certo punto. Ci fermammo in un vicoletto e lei si appoggiò ad una macchina in sosta. Si sfilò una scarpa in una smorfia di dolore. Si sorreggeva al mio collo ed i nostri volti erano a pochissima distanza.Le nostre labbra si sfiorarono dolcemente. Ci guardammo negli occhi e ci baciammo. Le nostre bocche iniziarono a cercarsi avidamente mentre le nostre lingue s�intrecciavano con passione. Forse erano gli effetti dell�alcol, ma non riuscivamo più a fermarci. Le infilai una mano sotto la gonna per cercare il suo perizoma� lo scostai ...
    ... un po� ed accarezzai la sua soffice peluria. Era già umida e le infilai un dito dentro, iniziando a masturbarla con ardore. Lei mi tirò giù la lampo, infilò la mano e lo tirò fuori. La paura che passasse qualcuno e ci vedesse aumentava il nostro godimento.Le abbassai il perizoma facendolo scivolare lungo le gambe fino ai suoi piedi. M�inginocchiai per raccoglierlo. Lei sfilò prima una gamba e poi l�altra, lo presi in mano, ne sentii il profumo e me lo infilai in tasca. Le alzai la gonna, ammirai la sua fica con i suoi curati peli biondo scuro e ne sentii il profumo. Leccai per un po�, ma lei mi afferrò per i capelli: �arriva qualcuno, vieni su�, mi disse a mezza bocca. Mi alzai e le abbassai la gonna, facendo finta di nulla. Il ragazzo che ci passò accanto aveva visto tutto e non ci tolse gli occhi di dosso: sono sicuro che se avesse potuto si sarebbe masturbato lì davanti a noi.Il campo era sgombro, nessuno all�orizzonte. Eravamo in piedi con Laura sempre appoggiata all�auto in sosta ed io davanti a lei. Le alzai di nuovo la gonna, lo tirai fuori e gli e lo infilai dentro senza pensarci due volte. Erano le 23.30, c�era ancora tanta gente per strada e sarebbe potuto passare chiunque. Affondai i miei colpi, cercando di fermare il mio impeto quando qualche turista ci passava accanto. Quella situazione era terribilmente eccitante. Scopare li fermandoci quando qualcuno ci passava accanto era molto arrapante.Alla fine un gruppo di turisti ci interruppe definitivamente, il rischio ...