1. La mia nuova amica


    Data: 20/06/2019, Categorie: Etero Autore: lupogrigio77

    ... stava diventando troppo grande. Lo tirai fuori, lei si abbassò la gonna ed andammo via.Quando andammo in albergo fu il limoncello a darci il colpo di grazia. Laura andò verso la finestra per dare uno occhiata fuori attraverso le tende. Mi avvicinai e le appoggiai le mani sui fianchi baciandole dolcemente il collo.�In tasca hai ancora il mio perizoma?�, mi chiese quasi sussurrando.�Si &egrave ancora li�, le risposi.�Non hai alcuna intenzione di restituirmelo, vero?��No! Ormai &egrave mio e le conserverò per sempre.�Avevo il desiderio di strapparle gli abiti di dosso e scoparla con violenza, ma decisi di gustarmi il tutto con calma. La presi per mano e la condussi sul divano. La feci sedere e m�inginocchiai ai suoi piedi per toglierle le scarpe. Le mie mani si soffermarono ad accarezzare i suoi piedi, li baciai come se fosse stata la mia padrona ed io il suo schiavo. Le slacciai il reggiseno ammirando il suo seno. Lo accarezzai e poi mi soffermai a succhiare i suoi turgidi capezzoli.Laura apri le gambe e mi offri il suo sesso bagnato di passione. Mi ci fiondai e cominciai a leccarlo. Allargando le piccole labbra con le dita spinsi la lingua fino in fondo, quasi a penetrarla con la lingua stessa mentre con le dita cominciai a solleticarle il buco del culo. La masturbai per ...
    ... un po� con le dita e poi con un filo di voce le dissi: �mettiti un po� a pecorina, per favore�. Laura non si fece pregare, si mise a 90 gradi sul divano con il sedere rivolto verso di me e le gambe leggermente divaricate. Iniziai a leccarla da dietro: partivo dalla fica fino ad arrivare al buchetto del culo, facendo scorrere la mia lingua vogliosa ed insaziabile. Mi soffermai sul suo buchetto, ci giocai un po� con le dita per allargarlo e per infilarci la lingua. Laura ansimava di piacere. Io godevo nel sentirla gemere e, mentre continuavo a leccarla li dietro, le infilai un dito nella fica iniziando a masturbarla.In un attimo si voltò, mi afferrò i capelli spingendogli la testa sulla fica e stringendo la testa tra le cosce. �Aaaaahhhhhh... Siiiiii... Siiiiii!!! Che porco che sei!!!�. In un attimo fui sopra di lei e le entrai dentro con la stessa foga di uno stallone che sente la giumenta in calore. Il mio cazzo le entrò dentro, mentre lei d�istinto mi alzò la maglietta graffiandomi la schiena. Le nostre bocche si mordevano e le lingue s�intrecciavano piene di passione e desiderio. �Non fermarti, sbattimi ancora più forte. Fa di me la tua troia�, mi gridò mentre godeva sotto i miei colpi infervorati. Alla fine lo tirai fuori ed esplosi copioso sul suo ventre e sul suo seno. 
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