1. Tavolo 32


    Data: 21/10/2017, Categorie: Sentimentali Autore: passepartout, Fonte: EroticiRacconti

    ... Nessun uomo mi aveva fatto una proposta tanto indecente” disse lei sorseggiando la tazza di tea. “Sono settimane che aspettavo questo momento Elide” disse Virgilio bevendo la sua. La notte li avvolse, in quella calda e confortevole stanza, la donna raccontò all’uomo da quanto lontana venisse, di quanto tempo aveva impiegato nel sentirsi parte di quella società, delle difficoltà di essere accettata per ciò che era, della sua infanzia macchiata da una grave perdita, quella del padre, portato via da alcuni uomini e mai più ritrovato, di un compagno fuggito perché attratto da orizzonti più luminosi, della solitudine, la stessa che giorno dopo giorno aveva rivisto in lui, seduto a quel tavolo alla ricerca di storie che colmassero le sue giornate, così povere. “Sembra che siamo simili noi due” disse Virgilio quando lei ebbe finito. “Molto più di quanto volessi ammettere, quando mi ha proposto di raccontarmi” “Solo un mese fa in una notte come questa, con la nebbia calata come il cappello sulla testa sono uscito, ho raggiunto il ponte e mi sono sporto, guardando quel pozzo nero che era la mia vita, resistendo alla tentazione di lasciarmi andare e porre fine a questo senso di vuoto” “Perché non l’ha fatto?” Chiese Elide allungando una mano sul dorso della sua. “Perché da quando vengo al caffè, mi sono reso ...
    ... conto che c’è tanta gente come me, che continua a vivere giorno per giorno, cercando il buono che la vita può dare e poi perché c’è lei” “Io. Cosa c’entro io?” Chiese imbarazzata. “Lei ha osservato me come io ho osservato lei. Due anime sole forse non possono farne una ma aiutarsi si, condividere qualcosa. Le va di provarci?” “Non lo so Virgilio, non è semplice” “Le sto chiedendo di pensarci, non deve rispondermi adesso” “D’accordo” “Credo sia ora che vada, mi attende una mezz’ora di cammino, lo userò per pensare a questa bella serata. Grazie Eli, erano anni che non mi sentivo così bene insieme ad una persona”. “E’ stato bello anche per me Virgilio. Buonanotte” disse la donna alzandosi e accompagnando l’uomo alla porta. “Buonanotte” disse uscendo. Quella notte quasi alla stessa ora (ma questo nessuno dei due lo seppe mai), entrambi fecero un sogno simile. Elide sognò candide lenzuola bianche, baci appassionati come mai ne aveva ricevuti prima, quei baci che nascono dal bisogno di amore, Virgilio scopriva il suo corpo, lambendolo con delicatezza, la cosce schiuse da mani ferme ed il sesso violato dal membro turgido, fino all’orgasmo. Virgilio sognò le labbra di Elide accogliere la sua virilità, assaporandola con ingordigia e passione prima di farsi ricambiare sul suo fiore carnoso e colmo di miele. 
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