1. Tonica e ribes


    Data: 21/08/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: SinsSeven, Fonte: Annunci69

    ... davanti, io dietro.
    
    Tre tavoli sul lato destro, quattro su quello sinistro. Al secondo a destra la coppia che incontrammo in piscina stava mangiando il dolce, ci salutarono, lo stesso noi, e ci dirigemmo al nostro tavolo, l'ultimo a sinistra. Non erano presenti altri clienti, tanto meno l'uomo del libro.
    
    Ci sedemmo e la proprietaria, arrivò subito dietro di noi. Si accosto al tavolo e avvicinandoci a noi affermò quasi imbarazzata - .. avete la cena offerta da un nostro cliente, ha detto di dirvi che è per ringraziarvi della cortesia che gli avete fatto oggi in piscina .. -.
    
    Evidentemente la nostra sorpresa fu tale, da mettere in imbarazzo la signora, che vedendoci stupiti, ci spiegò dicendo - .. è il signore piemontese che soggiorna qui, è in vacanza questa settimana, capelli brizzolati, scuro di carnagione.. -, al che sorrisi, e le dissi che era stato molto gentile, e se sapeva dove fosse. Lei rispose che lui cena nella sua stanza. Ci lasciò i menù e si allontanò.
    
    Ela mi disse se era accaduto qualcosa, poiché lei si era assopita una ventina di minuti al sole, io le risposi che quello ci offriva il pranzo perché era rimasto affascinato da lei. E cominciammo a scherzare sull'accaduto. Mentre parlavamo, la guardai con il suo vestitino color crema, era lungo fin sopra il ginocchio con delle sottili spalline che partivano sopra il seno, con i capelli ancora umidi raccolti su di un lato. Ai piedi, un decolté estivo dello stesso colore del vestito. Era bellissima. Ci ...
    ... bevemmo un ottimo vino rosso, prendendo una grigliata e il dolce. Dopo il caffè, un limoncino ghiacciato. La coppia nel frattempo era andata via, e noi uscimmo dal locale per sederci nella veranda a fumarci una sigaretta. Ci raggiunse la proprietaria, che ci consegnò una bustina. Ci sedemmo e lessi. Era sempre lui.
    
    - Mi scuso per il gesto inconsueto, non vorrei vi foste offesi, non è mia intenzione, vorrei invitarvi a bere qualcosa e fare due chiacchiere se non vi disturba. Appartamento n° cinque. Francesco. -
    
    Eravamo tremendamente curiosi dell'accaduto. E conoscendoci saremmo andati, di lì a poco, a risolvere l'enigma che ci intrigava molto.
    
    Presi in giro Ela dicendole che questo se la voleva scopare, e tra finzione e realtà, entrambi volevamo capire, il vero perché del gesto.
    
    Decidemmo quindi di andare alla porta di ... Francesco.
    
    Le stanze erano sull'altro lato del casolare, ciascuna la sua entrata, e due dei sei ambienti erano appartamenti.
    
    Arrivammo ridendo alla porta, quasi come due bambini davanti al campanello che suonano e poi scappano. Poi tornai in me e ricomponendomi bussai alla porta.
    
    Ela mi guardo e sorrise, io ricambiai. La porta si aprì e finalmente guardavo negli occhi Francesco. Era alto poco meno di me, capelli neri leggermente brizzolati, magro. Occhi scuri e un po’ di barba di due giorni. Indossava dei jeans ed era scalzo. Sopra, una camicia azzurra fuori dai pantaloni e maniche rimboccate.
    
    Volevamo ringraziarla per la cena, gli ...
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