1. Le sante mogli 3


    Data: 20/06/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Troy 2

    ... bevve d'un fiato il suo cocktail e cerco il portafogli nella giacca. “Comunque, tutto questo non c'entra nulla. Quando siamo a letto siamo io e lei, marito e moglie. Anzi: dovrebbe avere più fame.” “Sei libero di pensarla come vuoi, ma, per quel poco che capisco di psicologia, cambiare i propri abiti mentali, non è proprio come cambiare le mutande al mattino. Se lei, per farti contento, ha imparato a mortificare il suo essere donna, se lo porterà anche nel vostro talamo.” “Quindi? Cosa suggerisci?” chiese Marco, mentre posava il denaro sul tavolino. “Non suggerisco nulla. Penso solo che dovreste imparare e conoscere meglio voi stessi. Ognuno per sé. Magari ti renderesti conto che sei geloso e quanto sei geloso e lei che ha bisogno di un po' d'aria in più!” “Ma puoi aiutarci?” “Come medico? Poco! Ma come amico posso darti una mano.” “Come?” “Stasera chiamo Simona e dico che voglio visitarla: inventerò che voglio assicurarmi che la gravidanza proceda bene!” “E poi?” “Qui viene il bello. Non sarà una visita proprio professionale. Io proverò a stimolarla per vedere la sua reazione, ma anche la tua. Non indosserò il guanto, tanto per cominciare.” Marco arrossì di rabbia. “Naturalmente, puoi anche cercare un'altra soluzione. Di sicuro ci sarà, anche se non mi viene in mente nulla.” “Con chi cazzo vado a parlare di questa cosa?” “Allora devi fidarti ed affidarti. Non c'è nulla di certo, ma potrebbe servire a tutti e due. Inoltre, se la cosa ti darà troppo fastidio, me lo farai ...
    ... capire con un cenno ed io tornerò ad essere solo il suo ginecologo.” “Proviamoci, allora!” Nello studio di Vincenzo, l'odore del disinfettante era gradevole: ne usava uno al bergamotto che costava un po' di più, ma che le sue clienti mostravano di gradire. “Simona!” esclamò Vincenzo avvicinandosi- le diede due baci sulle guance, sollevandosi leggermente sulle punte. Nonostante lui misurasse 1, 78 metri e lei non avesse tacchi, rimaneva, comunque, qualche centimetro più alta. Poi, Vincenzo strinse la mano a Marco quasi con distacco. Con un gesto della mano, invitò Simona a prendere posto sulla poltrona. “Allora? Come si comporta questo bambino?” Non mancò di notare lo sguardo perso che la cugina rivolse al marito, mentre, sollevata la gonna, sfilava un paio di mutandine da fine 800. “Non posso lamentarmi. Per ora non mi provoca nessun fastidio.” “Ottimo!” esclamò Vincenzo, prendendo una caviglia della donna e posandola sul bracciolo della poltrona. Poi fece lo stesso con l'altra, mentre Simona continuava a fissare con imbarazzo e quasi paura il marito, che si mordeva le labbra e, non visto, si tastava il pacco. Senza infilare il guanto, Vincenzo prese tra le dita le grandi labbra, soffermandosi a sfregarle, fingendo di porre a Marco qualche domanda, assolutamente inutile. Poi, ricopertosi l'arto di gel fino al gomito, cominciò a penetrare Simona. Ma il suo incedere non aveva nulla delle tipiche movenze del medico a tu per tu con la paziente. Il suo braccio entrava di pochi ...