1. NESSUNO LO DEVE SAPERE


    Data: 22/06/2019, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: il pugliese

    ... riguardava anche tutti gli atri, tutti gli invitati. Anche se la mamma continuava ad imprecare, lei capiva benissimo che molti degli ospiti avevano fatto realmente sacrifici per riempirla quella maledetta busta."Basta" disse alla madre, con uno scatto di energia che aveva solo nei momenti di difficoltà. Raccolse tutti i contanti, qualche assegno e raccolse tutto in un'unica busta."Vai a portarlo dal proprietario?" chiese la madre."Certo, ci vado subito." ripose Angela. La madre in effetti non sapeva quanto il proprietario avesse ricevuto in acconto, di eventuali altri accordi sul pagamento. "Non serve che vieni anche tu", si affrettò Angela, "Vai nella sala, ci metto cinque minuti a saldare... arrivo subito". La sua voce tradiva l'ansia, ma la stanchezza e l'impegno della giornata avevano steso un velo davanti agli occhi della madre, quasi non si accorse Assunta della tensione e stancamente si avvio verso gli invitati dicendo "Vabene, ti chiamo Rocco, lo faccio venire".Cuore in gola, subito. Ecco, quella sicuramente sarebbe stata l'occasione in cui Rocco, orgoglioso, avrebbe fatto una scenata, anzi non proprio una scenata, non ne era il tipo. Si sarebbe limitato a guardarla con l'espressione di chi lo aveva già previsto, di quello che ha appena avuto conferma della sua ragione. In effetti aveva ragione, adesso non sapeva come affrontare il proprietario del locale, e, per ora, non voleva che Rocco sapesse nulla. In fin dei conti si trattava 'giorno più bello', in qualche ...
    ... modo avrebbe trovato la soluzione. Gridò verso la madre che si incamminava nell'ampio corridoio "No, no lascia stare, ci metto cinque minuti... lascialo divertire... io sto arrivando". Si assicurò che la madre avesse capito e poi chiese ad uno dei camerieri di avvisare il proprietario lei doveva parlargli.Dopo essere stata annunciata, lo stesso cameriere la fece accomodare nell'ufficio. Anche l'ufficio era come il resto della struttura, classico, venuto fuori dalle mani di uno studio di architettura, nulla lasciato al caso, dal pavimento, ai decori sul soffitto, all'illuminazione. Si accomodò dietro una scrivania veramente grande, il piano di lavoro era di un marmo chiaro e venato. La sedia era ampia e comoda, ma lei non lo apprezzò. Nella sua mente si susseguivano velocissimamente una serie di idee, di scuse, cercava di stendere una scaletta di cose da dire, da inventare per poter uscire da quella situazione. Quale situazione? Ovvio, lo 'sputtanamento', la stessa sera, prima ancora della fine della festa tutti avrebbero saputo del debito contratto. In fondo la questione era solo una: far accettare al proprietario il debito e ottenere la discrezione necessaria, la cosa sarebbe rimasta tra di loro, coinvolgendo al famiglia, il marito, ma nessun'altro.Mentre era così assorta nei pensieri lui arrivò, il titolare del "Paradiso sul mare". Antonio salutò subito e bacio la sposa "tutti hanno baciato la sposa, mancavo solo io", aveva sempre avuto l'abitudine di trattare tutti con fare ...