1. Cuore in lacrime


    Data: 24/06/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Era giunto già il crepuscolo, in quella diffusa e usuale circostanza io la riaccompagnavo abitualmente verso la sua palazzina non distante dal centro storico. La signorina in questione si chiama Greta, la mia eccellente, fidata e preziosa amica, in verità il mio corposo, intrinseco e sostanziale amore verso di lei giammai dichiarato né esposto né mostrato, lei la manifesta per me totale eccitazione in persona, perché esaminandola per bene era realmente incantevole e seducente con le sue labbra polpose che reclamavano d�essere addentate e sbaciucchiate, ma io ero troppo amico per compierlo.Quella sera però appariva eccezionalmente difforme, direi stimolante, in quanto essendo un evento inusuale la luna piena in quell�occasione invadeva il viale rischiarandolo accuratamente con una radiazione luminosa fasciante e pieghevole, imprimendo a quel singolare momento un ambiente incoraggiante, magico e suggestivo, perché pareva che dovesse esplodere un nubifragio di sentimenti irrefrenabili e irruenti. Io non ero del tutto consapevole, eppure lo speravo, giacché per l�intera serata avevamo ragionato su vari argomenti scambiandoci opinioni e intessendo sguardi differenti e maliziosi dall�ordinario, sennonché essendo sfortunatamente già giunti di fronte all�ingresso principale del suo stabile io ero diventato all�istante inquieto, quasi d�umore nero, poiché lei subito comprese la situazione domandandomi:�Riccardo, che cosa ti &egrave successo?�.Il suo accento soave mi fece quasi ...
    ... sussultare e per un istante arginai le lacrime, lei garbatamente s�impuntava chiedendomi placidamente le ragioni del mio malessere, perché sembrava quasi catturata dalla mia inusuale afflizione, perché in quel frangente non resistendo oltremodo enfatizzai:�Ti amo Greta� - ribattei io di botto, come farebbe una fronda bistrattata e sciupata da una raffica furiosa di vento, sennonché m�accasciai faticosamente sullo scalino e attesi la sua confidenziale reazione.Lei non disse nulla, mi squadrò nel profondo, studiandomi con i suoi favolosi occhi di colore verde acquamarina infliggendomi numerosissime sofferenze, dopo in maniera aggraziata e ondulata come una divinità s�accomodò vicino mormorandomi:�Riccardo, amore, perché me lo riveli soltanto adesso?� - delineato dal suo rincuorante ottimismo.�Vedi Greta, di preciso non so spiegarmelo� - in tal modo sbarrando le pupille sfiorai quelle polpose labbra, come per acchiappare in un unico istante la sua anima, acciuffandola e imprigionandola tutta per me. In quell�attimo ci studiammo, in lei io individuavo un indizio, in seguito un chiarore sfavillante quasi confondente, perché forse pure io irradiavo la medesima luce enunciandole:�Sai una cosa Greta? Sono logorato d�affliggermi di continuo� - perché approssimandomi alla sua faccia io la baciai appassionatamente liberando i miei affanni e le mie angosce, sfoderando tutto l�entusiasmo e il trasporto che avevo incarcerato nella mia roccaforte privata d�uomo, tenendola nascosta, confinandola e ...
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