1. Cuore in lacrime


    Data: 24/06/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... volendone trarre il culmine del sapore a ogni movenza. Le sue mani, affusolate e ben curate, masturbavano il mio cazzo sostituendo a volte la bocca e in altre ancora adoperandosi insieme. Ogni gesto sembrava un dedica d�amore, un�offerta d�attaccamento, io ero sconsideratamente affascinato di lei. Mi tirai indietro, lei mi guardò meravigliata, mentre io le donai un sorriso e abbassandomi feci passare le mie braccia intorno, posandole in ultimo su di me sdraiato per terra. I nostri sguardi s�imbatterono nuovamente, però come se fosse stata la prima volta, giacché vidi una lacrima rigare quel viso angelico, in seguito con tutta la dolcezza che avevo in corpo le asciugai la guancia. Continuammo a guardarci, auspicavamo comunicarci infinite definizioni, esprimere moltissime consapevolezze, ciò nonostante una nozione solamente giungemmo a proferire: ti amo, ripetendocelo in modo unanime. Un sorriso comparve sul volto di Greta mentre accostandosi mi dichiarò:�Da parte mia in misura maggiore� - adocchiandoci nuovamente ci baciammo in modo appassionato e scoppiamo a ridere.Entrambi, in verità, non eravamo più Greta e Riccardo, in quanto non trasparivamo più come dei semplici amici, attualmente ci presentavamo come due menti e due vitalità che si erano finalmente perfezionate fondendosi e unendosi. Il nostro non era soltanto un lineare e uniforme sesso, viceversa, era la radicale espressione, la definitiva manifestazione del nostro amore d�ambedue i nostri corpi, per dimostrare ...
    ... rivelando ciò che avevamo in noi, giacché le parole non sarebbero state adeguate né bastanti per esprimerlo. Ogni gesto comunicava qualcosa, descriveva gli atti, dal semplice sfiorarci delle nostre mani alla penetrazione, poiché era un susseguirsi totale di trepidazioni e di suggestioni redatte sul manuale del cuore. Arrivammo insieme, quasi nel voler sottolineare la nostra complicità e la complessiva fusione. Al presente una luna imponente scaraventava i suoi biancastri raggi rischiarando e vivacizzando la faccia della mia adorata femmina, perché addossata sul mio torace iniziò a singhiozzare, in quella circostanza mi curvai e baciandola lei mi palesò:�Riccardo, ho paura, non voglio lasciarti. Ti amo, ho il terrore� - durante il tempo in cui quell�espressione venne troncata da tanta disperazione.Il mio globo oculare non piangeva, però singhiozzava il mio cuore. Ero realmente impressionato, stravolto e traumatizzato. I suoi splendidi occhi pieni di lucciconi mi tormentavano angariandomi e crucciandomi. In quel frangente la presi fra le braccia con tutta la bramosia, la cupidigia e la partecipazione di cui potevo privarmi per offrirgliela proclamandole:�Greta mia bella, ascoltami bene, noi due non ci smarriremo mai, perché le nostre anime e le nostre menti si sono fuse�.�Dici sul serio Riccardo. Per davvero?�.�Veramente non ci abbandoneremo in nessun caso?�. In questa frase talmente bambinesca e ingenua, con quell�intonazione schietta e sempliciotta non riuscii a contenermi e ...