Le sorelline .....
Data: 21/10/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Masternero, Fonte: Annunci69
... allora oppose resistenza “No, ma che sta facendo?” allora decisi di giocare pesante.
Le lasciai partire uno schiaffo, quindi afferratala per i lunghi capelli biondi con una mano, le portai il viso a contatto con una delle foto.
“Sei te questa troia che succhia un cazzo mentre ne prende un altro tra le gambe, vero? A proposito, ma i tuoi amici non le hanno queste foto? Sono loro ad averle scattate…”
“Sì” pianse lei”mi stanno ricattando, devo fare tutto quello che mi dicono…”
“E ora lo fai anche con me tutto quello che ti dico” e detto questo le ordinai di cambiarsi, volevo che indossasse qualcosa di più seducente, gonna, calze, tacchi.
Aprì l’armadio a testa bassa, sicuramente maledicendo quella gita scolastica che le era costata quelle successive umiliazioni, ancora più pesanti per un tipino altezzoso come lei, abituata a guardare tutti dall’alto in basso.
Mi stappai una birra presa dal loro frigo e mi stesi sul divano, in attesa che Alessandra tornasse. In effetti lo spettacolo che mi si presentò non era niente male.
Maglietta aderente rossa, che le fasciava in modo stupendo i seni, minigonna nera con spacco, come le avevo visto qualche sera di ritorno dalla discoteca, calze nere, tacchi, un filo di trucco, direi che si era data bene da fare.
“Brava, adesso fammi vedere che biancheria intima hai indossato…”
Lei cominciò a spogliarsi, visibilmente imbarazzata si tolse la maglietta, rimanendo con un reggiseno di pizzo anch’esso rosso, poi ...
... lentamente e senza mai alzare lo sguardo si fece scivolare la gonna, mostrandomi il sottile perizoma anch’esso rosso.
Le ordinai di togliersi il reggiseno e le mutandine, restando vestita solamente con calze e tacchi.
Lei arrossì ma mi obbedì in silenzio. Mi portai davanti a lei e le ordinai di chinarsi.
Era veramente una bella ragazza, la pelle chiara e i capelli biondissimi erano in contrasto con il nero delle calze e dei sandali col tacco alto che calzava.
Mi sganciai i pantaloni, estraendo il cazzo in piena erezione, e glielo infilai in bocca. Lei serrò le labbra, cominciando a succhiare, stuzzicando il glande con la lingua.
“Succhia troia, come lo succhiavi ai tuoi compagni di classe in quelle foto” la insultai, e afferrandola per i capelli la feci alzare e la sdraiai sul tavolo di salotto, infilandole la testa tra le gambe e cominciando a leccarle la fica.
Era tanto che non facevo sesso con una ragazza così giovane, aveva una pelle morbidissima e profumata e una fica che aveva un buonissimo sapore.
Si doveva depilare con una certa regolarità, aveva infatti una peluria molto corta. Sentii che stava perdendo rigidità e cominciava a bagnarsi.
“Ti piace allora essere trattata così” pensai, e capii che evidentemente essere trattata male ed umiliata doveva aumentare non poco il suo piacere.
Era per questo che aveva quelle foto nel computer, con le quali evidentemente si eccitava e masturbava, ricordando di quando era stata alla mercè dei suoi compagni di ...