EMMA > STORIE: NEL MARE AZZURRO E CRISTALLINO...
Data: 26/06/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Emmaus50
... successo, che diavolo abbia fatto, quando mi accorgo che lontano, all'orizzonte, una barca fende il mare in direzione della baia; mi rivesto in fretta ed avanzo nell'acqua bassa fino a che dalla barca non scende Alessandro, sorridente, felice, pieno di vita. Ci corriamo incontro, ci abbracciamo, ci baciamo e passiamo una bellissima giornata di mare.Mi sento davvero felice che lui ora sia qui con me; mi sento felice del nostro ritorno insieme alla casetta bianca, di fare la doccia con lui, accarezzandolo ed essendone accarezzata; di farmi bella per lui... entro i limiti in cui questa pancia ingombrante me lo consenta... per recarci a cena in un meraviglioso e caratteristico ristorantino locale (che poi è anche l'unico presente sull'isola!), di passeggiare con il suo forte braccio attorno alla vita, sotto le stelle luminose, lungo le vie del borgo... e di ridere... e di scherzare... e di baciarlo... e di essere baciata.***Ti fisso, accigliata, e non faccio alcuno sforzo per nasconderti quello che puoi leggere nel fondo dei miei occhi: dolore, sofferenza, stanchezza e rimpianto......tra noi ormai non ci sono più queste finzioni......tu non le hai volute......se vogliamo vivere assieme questa terribile tragedia, mi dicesti un giorno dopo una delle tue terribili crisi di rabbia perché mi avevi sorpresa a piangere, da sola, nascosta, sforzandomi di non farti vedere quanto soffrissi: dobbiamo imparare entrambi a convivere con il dolore e la sofferenza, ad accettarla, ...
... lasciare che ci investa e ci travolga. Non voglio costrin�gerti a nascondere il tuo dolore e non voglio essere costretto a nasconderti il mio......però è stato molto più facile dirlo che farlo......lo sappiamo benissimo entrambi.Si, ti rispondo decisa e con pochi riguardi: le ho detto che stavi morendo......non dovevi, mi rimproveri con quella poca energia che ti rimane......non dovevo? e perché non avrei dovuto? e la rabbia, come sempre più spesso mi accade, comincia a momtare....è inutile coinvolgere anche lei... tossisci scuotendoti tutto, come se queste poche parole ti avessero estenuato......Dio, sei assolutamente senza pietà: nemmeno gli lasci la consolazione di poter parlare con quelle poche persone che gli sono vicine; perché dev'essere sempre più solo con la sua sofferenza?...se non puoi fare altro per lui, risparmiagli almeno questo......ti prego......ma tu, bastardo di un Dio senza cuore, non le ascolti le mie preghiere, non le vuoi ascol�tare......in questo calvario inumano, riprendi sempre più flebilmente: Paola è così giovane, sen�si�bile, non voglio che sia turbata dalla... dalla......non finisci la frase......perché non hai più la forza di farlo?......o perché ancora non trovi il coraggio di pronunciare quelle due terribili parole?......" mia morte!"......e mi auguro che sia così, perché questo significherebbe che ancora non ti sei rassegnato e, forse, hai ancora voglia di combattere......ma ho paura che, purtroppo, non sia così......e mi sento ...