EMMA > STORIE: NEL MARE AZZURRO E CRISTALLINO...
Data: 26/06/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Emmaus50
... così, sollevo gli occhi e guardo il mio "rude marinaio": è immobile, teso, le braccia lungo i fianchi, gli occhi ridotti ad una sottile fessura e sulle labbra quel suo meraviglioso sorriso, ora arricchito dal desiderio e dal piacere. E mi sento felice, sorprendentemente soddisfatta di essere io l'artefice di quel piacere. E voglio concederglielo quel piacere, fino in fondo; anche perché pian piano mi invade una sensazione di fusione; tenendo tra le labbra il suo pene mi sembra quasi di fondermi con lui, interamente, di fondermi con quel posto, di fondermi con l'universo... e vorrei che questa sensazione non smettesse, durasse all'infinito.Non so dire per quanto tempo io galleggi in questa cullante irrealtà, mantenuta viva da questo gioco osceno, ma ad un tratto "sento" che il "rude marinaio" sta per godere e, senza esitazione, consapevolmente, lascio che lo faccia lì, nella mia bocca spalancata.Il suo sperma ha un sapore molto forte, ferroso, quasi acido, ed è densissimo ma, soprattutto, sembra non dover smettere più: mi inonda la bocca talmente copioso che strasborda dalle labbra semiaperte e mi gocciola sul mento, sui seni, sul ventre, raccogliendosi nella fontanella dell'ombelico.Non ho ancora ripreso contatto con il mondo quando lui, ansimando leggermente, mi si inginocchia accanto, mi sfiora lieve sulla bocca e si china a raccogliere con la lingua una goccia perlacea che è restata proprio sulla punta di un capezzolo, come incollata; poi tenendo la ...
... lingua a punta fuori della bocca, l'avvicina alle mie labbra; io gliela succhio e lui mi bacia finalmente con passione; gli cingo il collo e lo attiro a me cercando di fondere il mio corpo con il suo, la mia anima con la sua ed abbandonandomi al mio godimento. Fino a che, come il giorno prima, si risolleva e se ne va, lasciandomi lì, svuotata, affranta, sgomenta... ma appagata.All'orizzonte compare il puntino indistinto di una barca che si avvicina. Ed ancora una volta accolgo Alessandro, felice della sua vicinanza, del suo amore, della sua presenza; dimentica del mio "rude marinaio", ma non pentita.***...e non mi hai mentito, nemmeno quando avresti dovuto......e forse certamente lo avesti anche voluto, ma indubbiamente non hai potuto......è un brutto periodo quello, per noi......ricordi?Forse stiamo insieme da troppo tempo ed ognuno di noi pensa che non ci sia più nulla da dover scoprire, nell'altro......ed io mi sento persa......inutile ed abbandonata......come un limone da cui sia stato spremuto l'ultimo goccio di succo e che viene gettato nella pattumiera, con indifferenza......e ci stacchiamo l'uno dall'altra......e ci allontaniamo......lo so, la colpa è certamente anche mia perché non ho il coraggio di affrontarti a muso duro, come ho sempre fatto, e chiederti brutalmente: ma che diavolo stiamo facendo?......ed invece, lentamente, mi lascio affogare in questo mare di solitudine, di sconforto, di delusione......e mi lascio andare alla deriva......l'età che avanza ...