1. Amici d'infanzia


    Data: 29/06/2019, Categorie: Etero Autore: Luketto, Fonte: RaccontiMilu

    CAPITOLO 5(capitolo rosa)Si erano incontrati in strada, si erano riconosciuti come amici d'infanzia, chiacchierarono un po' in bar, ma gli occhi iniziarono ad incrociarsi in sguardi strani, poi pericolosi, poi sapienti.Lei bionda, studentessa universitaria, lui moro, musicista in conservatorio. Entrambi fisico atletico. Lui faceva trasparire dalla maglietta la forza di spalle e pettorali ben scolpiti, lei, non puntando sulla generosità del suo seno, ne riusciva ad esaltare la naturalezza e la rotondità della forma soda giovanile.Gli occhi continuavano ad incrociarsi; sorrisini scappavano quando si coglievano le occhiate di interesse, palesi come non avrebbero voluto.Lui le studiò tutto il corpo mentre s'alzava e si dirigeva verso il bagno, sognando di passare la mano sotto quella maglietta, carezzarle i seni, scendere verso la pancia, abbracciarle i fianchi ed inserire la mano nei pantaloni... e poi afferrarle con forza il sedere.Lei in bagno invece chiuse gli occhi davanti allo specchio per calmarsi un attimo ma si immaginava soltanto mentre passava entrambe le mani sul suo petto duro, scendendo verso la pancia sentendo sotto le dita gli addominali e la morbidezza dei peli... scendendo sempre più per trovarsi qualcosa di caldo e pulsante in mano... basta!Uscì dal bagno, lo raggiunse che era già in piedi, lo prese per mano e si avviarono.Non c'era più bisogno di parlare, gli sguardi avevano detto già tutto a tal punto che pronunciare una qualsiasi parola avrebbe solo ...
    ... saturato l'aria di suoni con significati ridondanti.Philippe seguì docilmente Francis aggrappato all'indice della mano di lei, della quale fino ad allora non aveva per un secondo lasciato il contatto. Lei, dal lato suo, lo trascinava su, con fretta ma lentamente, voltandosi a guardarlo ogni tanto, e sorridendogli... sorridendo più a se stessa che a lui, in realtà, non capacitata ancora dell'ebrezza che le emozioni le stavano facendo provare lungo tutto il corpo per quella situazione tanto inaspettata quanto desiderata.Philippe osservava il corpo sinuoso della sua amica ondeggiare curiosamente, forse volutamente, salendo quelle scale; quelle rampe di scale che avrebbe voluto protrarre all'infinito godendo della visione tanto sublime quanto eccitante di Francis... del suo sedere, e dei fianchi che ne seguivano il contorno continuando la dolce curva naturale di donna. Quei movimenti, quella leggera corsetta ed i sorrisini che la ragazza ogni tanto gli regalava durante la salita lo stavano facendo impazzire, ma decise di trattenere ogni gesto o azione, proprio nel momento in cui si fermarono davanti ad una porta; evidentemente della casa di lei visto che agilmente vi inserì la chiave, girò ed aprì l'uscio permettendo al compagno di entrare.La stanza era buia, come al solito. Francis percepì forse il lieve disagio a quell'impatto con l'oscurità di Philippe ascoltandone il respiro affannato, o forse solo per lo sforzo delle scale, o forse solo d'eccitazione.Voleva capirlo subito; lasciò ...
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