Un dono ogni tanto - 3 il signor piero (seconda parte)
Data: 29/06/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: suntopless
... ma allora le sto proprio antipatica! Ogni volta che le chiedo qualcosa, sembra che le dispiaccia!” ed ancora voltandosi un po’ e guardandolo negli occhi, con voce civettuola
“Oppure non le piaccio nemmeno un po’?”
“Ma che dice!” ribatté lui immediatamente “Lei è una donna bellissima! E’ che…”
“Che cosa? Qual è il suo problema allora?”
“Ma non vorrei aver capito male! E poi tra un po’ dovrebbe tornare il signor John! Cosa potrebbe pensare se ci trovasse così?”
“E cosa potrebbe pensare? Cosa stiamo facendo di male?”
Non ricevendo risposta continuò
“Lei cortesemente mi sta tenendo compagnia dandomi una mano a rinfrescarmi! Semplice, no? Cos’altro?”
Timidamente il signor Piero cominciò ad allungare prima una mano e poi anche l’altra. Cominciò a carezzare le spalle di Yoko. Cominciò a carezzarle la pelle morbida e liscia. Poi, piano piano, estese le sue carezze anche alla schiena.
Già questo era anche troppo per lui. Non solo la stava ammirando nuda, ma aveva anche la possibilità di carezzare quella pelle stupenda!
Yoko cominciò a provare delle piacevoli sensazioni già al primo contatto della mano dell’uomo con la sua pelle.
“Ah, bravo, così, delicatamente!”
Poi Yoko decise di poggiare nuovamente la schiena. Ormai al signor Piero non restava che carezzare soltanto una spalla.
“Lì non sento più nulla! Vada avanti!”
L’uomo sgranò gli occhi.
Yoko li riaprì per un istante
“Ma sì che ha capito! Mi carezzi anche davanti!” e richiuse gli ...
... occhi in attesa delle mani dell’uomo.
L’uomo obbedì con molto piacere.
Scese delicatamente su di una mammella, la carezzò piano.
Poi fece lo stesso con l’altra.
Yoko ebbe un sussulto di piacere non appena l’uomo le toccò il seno. Da sempre è sensibile, molto sensibile, quando le si tocca il seno, specie se si comincia con molta delicatezza.
“Sì, così! Bravo, continui pure!”
Dopo un po’
“Se vuole può essere anche più energico, non si rompono mica!”
Neanche terminò che il signor Piero cominciò ad essere un po’ più rude, cominciò a strizzarle le tette. Prima una poi l’altra.
Il volto di Yoko, sempre ad occhi chiusi, era pieno di piacere.
“Vuole baciarle? Si accomodi pure!”
Il signor Piero tentò di avvicinare la bocca alle tette di Yoko, ma la posizione era alquanto scomoda. Si alzò e si inginocchiò davanti alla vasca. Allungò il collo e finalmente con la bocca arrivò a toccare un capezzolo di Yoko. L’altro era troppo distante da raggiungere.
La posizione era indubbiamente scomoda, Yoko lo avvertì dalla imprecisione con la quale l’uomo le ciucciava la tetta.
Aprì gli occhi per un attimo e constatò la posizione difficile dell’uomo.
“Vuole mettersi più comodo? Così, in questa posizione in cui è messo, sembra quasi un supplizio per lei!”
L’uomo si staccò e rialzò la testa. Per la prima volta era con il volto a pochi centimetri di distanza dal viso di Yoko.
La guardò.
“Si spogli e si introduca anche lei nella vasca così starà più ...