Un dono ogni tanto - 3 il signor piero (seconda parte) - Racconti Erotici

Un dono ogni tanto - 3 il signor piero (seconda parte)

... creatura.

Fu più o meno in quel momento che io finalmente rincasai.

Dopo avere ripulito il più possibile l’auto sia dalla sabbia che dai ricordini degli uccelli andai verso la rosticceria dove solitamente acquistavamo i nostri pranzi veloci.

Ma a causa del periodo agostano la rosticceria era chiusa. Dovetti fare mente locale e ricordare dove fosse ubicata un’altra rosticceria. Raggiuntala constatai che anche questa era chiusa. Fui però più fortunato con la terza. Non c’era molta scelta, ma trovai qualcosa che poteva fare al caso mio e di Yoko.

Quando rincasai mi diressi verso la cucina per poggiare il vassoio con le cose appena comprate. Mi accorsi che la borsa del mare di Yoko si trovava ancora all’ingresso e la presi con me. Poggiato il vassoio sul tavolo della cucina mi recai in veranda per infilare nella lavatrice i teli del mare che tirai fuori dalla borsa di Yoko.

Successivamente andai alla sua ricerca. Sentii dei rumori provenire dal bagno e lì mi recai. Davanti la porta riconobbi i chiari gemiti di Yoko quando sta godendo. Pensai immediatamente che Yoko, come alcune volte le capitava, stava dando sfogo da sola alla sua voglia di sesso. ...

... Pensai di entrare, pensai che intervenendo in quel momento di eccitazione magari ci sarebbe potuta scappare una bella e sana scopata.

Restai sorpreso sulla soglia della porta quando vidi la scena che si presentò davanti ai miei occhi.

Yoko dentro la vasca da bagno ed il signor Piero dietro che se la stava scopando.

Anche se non dissi nulla i due si accorsero di me, per prima Yoko.

“Ciao, John! Finalmente sei arrivato! Pensavo ti fossi perso!”

Non risposi mentre ancora osservavo la scena. Il signor Piero aveva rallentato i suoi colpi fin quasi a fermarsi del tutto. Del resto la mia presenza lo aveva imbarazzato ed intimorito. Chissà che reazione da parte mia si attendeva!

“John, per piacere, raccogli le mie cose del mare e mettile in lavatrice. Poi ci penserò io ad avviarla! Ah, scusa, prendi pure quel bicchiere lì sul lavandino e portalo in cucina!”

Mentre obbedivo

“Facciamo presto e ti liberiamo il bagno! Il signor Piero è stato così cortese da tenermi compagnia mentre mi sentivo un po’ stanca, quasi da svenire, che ho sentito il dovere di ringraziarlo!”

Uscii dalla stanza e li lasciai continuare. Del resto che altro avrei potuto fare?.