Incontro di una notte di mezza estate
Data: 30/06/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: AlexFI
E' una storia che racconto volentieri quella di una notte di qualche mese fa: l'estate era iniziata e con essa stava per giungere il momento fatidico, atteso e desiderato con un'eccitazione crescente e maturata nel giro di pochi giorni, dal momento in cui lei, “Sonia” mi aveva timidamente contattato. Sonia è una donna felicemente sposata, conduce una vita normale tra lavoro, marito ed i mille impegni della vita quotidiana. Una vita serena e tranquilla, a cui apparentemente non manca nulla e che per molti è solo da invidiare.. Ancora non so perché mi ha contattato, cosa l'ha spinta a cercare ed a rispondere ad un annuncio cosi fuori dal suo mondo ordinario. Forse la ricerca di un'emozione, di qualcosa di diverso, il gusto del proibito, o forse solo la voglia di essere scopata come una troia, di farsi dominare, sbattere, di sentirsi penetrare da un membro turgido ed enorme, ben diverso dal normalissimo cazzo del marito, oppure solo lasciarsi andare al sesso senza inibizioni, di soddisfare un suo latente e perverso desiderio. Forse uno solo di questi motivi o forse un “mix” di tutto ciò, chissà. So però per certo che il nostro “gioco” è iniziato quando ha avuto la consapevole certezza che mai avrei infranto il suo segreto, che avrebbe potuto fare le cose in modo pulito e da poter soddisfare le sue voglie senza compromettere e riprendere poi normalmente la sua vita quotidiana. Il gioco aveva poche regole: lei doveva fidarsi di me, di uno sconosciuto che forse aveva scelto solo ...
... per le dimensioni del suo membro, e fare quello che le ordinavo. Io a mia volta dovevo cercare di interpretare i suoi desideri più profondi, le sue perversioni e perché no, i suoi limiti. Il luogo dell'incontro, un casolare abbandonato lungo una strada di campagna, inagibile dall'interno ma con alcuni pertugi tra cui potevamo lasciarsi andare al nostro gioco intrigante lontano da occhi indiscreti. L'abbigliamento che le avevo richiesto consisteva di un vestito leggero, con gonna corta, senza reggiseno, perizoma, tacchi alti ed un foulard nero. La modalità dell'incontro era semplice.
Lei aveva iniziato a conoscere la mia voce e sentirsi a suo agio con essa grazie a qualche telefonata fatta di nascosto dal marito nei giorni precedenti: sarebbe stato un incontro al buio, guidato solo dalla mia voce, dove nessuno dei due doveva vedere l'altro sino al momento della penetrazione che sarebbe comunque arrivata solo quando entrambi avremmo raggiunto il massimo dell'eccitazione. Dovevamo trovarci lungo la strada di campagna, in un punto preciso, dove lei si sarebbe fermata con la sua auto ed io l'avrei subito raggiunta con i fari che la illuminavano da dietro. Seguendola, l'avrei quindi guidata con il cellulare sino al luogo prescelto e poi avrei continuato a parlarle sino a che non fosse stata in grado di sentire direttamente la mia voce, della quale oramai si fidava. E cosi fu. Arrivati al casolare, le dissi di scendere dall'auto e di usare il foulard come benda per coprirsi gli ...