1. La notte in cui andai all'inferno e non ritornai piu


    Data: 30/06/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Alessiuccio, Fonte: EroticiRacconti

    ... mai. Cominciammo il tragitto. Lei guidava, io ero accanto a lei, la osservavo, da punto a punto, non mi perdevo niente di lei, o forse non era veramente così. La sua maglietta era strettissima, sembrava soffocare, sembrava che si stesse per rompere di quanto il suo seno fosse enorme, e questo mi eccitava così tanto da tenermi sul sedile cercando di non rischiare che si accorgesse che stessi scoppiando. Invece non era così, abbassai lo sguardo e avevo visto male. La sua maglietta non era stretta, era solo appoggiata, metà seno era a contatto col vento. Si vedeva quasi tutto. Mi arrabbiai dentro ma ero sicuro ci fosse un motivo ben preciso a questo suo strano comportamento alquanto strano e sospettoso. Non le dissi nulla. Stetti al suo gioco molto pericoloso e cercai di calmarmi. Arrivammo in un posto che sembrava desolato. C'erano un paio di veicoli parcheggiati ma non mi interessava moltissimo. Scesi dalla macchina insieme a lei e la seguii. Eravamo in spiaggia. La sabbia era pulita e soffice con un profumo meraviglioso. Le tenevo la mano, si vedeva molto poco, gliela strinsi perché avevo paura e non sapevo a cosa andassi incontro. In lontananza vidi un falò. Si, c'era molto freddo quella sera. Nonostante fosse estate era tardi quindi un po' di fresco e un po' di vento era giunto. "Amore questo é il mio regalo per questo ferragosto". Sembrava felice. Io non sapevo cosa dire. La ringraziai per il suo regalo. Mi girai e vidi una grossa tenda. Era così grossa che ci poteva ...
    ... entrare anche una famiglia intera. In lontananza vidi qualche falò e altre tende con della musica in sottofondo quindi mi spaventai. Se fossero venuti vicino a noi sarei stato molto in imbarazzo, volevo proteggere la mia ragazza a costo anche della mia vita. Il cibo era già pronto. Sembrava che lei fosse già venuta in quel posto per preparare tutto ed ero felice. Ero felice che qualcuno avesse fatto qualcosa di così grande per me, anche se per una persona normale forse sarebbe stato poco, ma per me non era così. Cenammo, parlammo di tutto, delle nostre passioni, del nostro futuro insieme, eravamo troppo sdolcinati, soprattutto io visto che non sono abituato a così tanta perversione in confronto a lei. Finimmo di cenare, la ringraziai ancora per il pasto. Lei Si alzò e si avvicinò a me in maniera molto veloce, si abbasso' mettendomi il senso sul viso e mi disse all'orecchio: Amore: "sai che non ho l'intimo? ". Io rimasi allibito da questa frase. Avevo praticante il suo seno sugli occhi. Non resistevo però non volevo sembrare un'animale in calore pronto ad accoppiarsi. La abbracciai e misi il mio viso fra il suo seno. Era così morbido, aveva i capezzoli duri, probabilmente aveva un po' di freddo e non l'aveva detto, sembrava fosse il posto più bello del mondo, l'unico posto dove volevo restare per sempre. Mi fece vedere la tenda. Era pieno di candele profumate, giocattoli erotici, una piccola radio delle nostre canzoni preferite. Entrammo. "Hey amore adesso sei mio, non puoi più ...