1. La notte in cui andai all'inferno e non ritornai piu


    Data: 30/06/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Alessiuccio, Fonte: EroticiRacconti

    ... scappare". Mi butto' sopra il lettino e si mise sopra di me. Accennai a parlare, ma lei mise il suo dito sulla mia bocca per zittirmi. "Amore sai che ti voglio vero? Questo é il mio regalo, poi mi darai il tuo ok?" Non capii cosa volesse dire con il ricevere il suo regalo da me. Io non le avevo fatto niente. Sapeva che per me queste erano feste inutili e che non le festeggiavo. Stetti al suo gioco come se fossi il suo burattino, i suoi fili invisibili erano collegati al mio corpo, ero ormai una persona alle dipendenze delle sue perversioni e delle sue notevoli provocazioni che a dire il vero mi eccitavano alquanto. Si alzo' un po' la gonna e vidi un mondo inesplorato fino ad allora. Non aveva niente la sotto, aveva detto la verità. Era uscita senza intimo. Mi eccitai alla vista di così tanta magnificienza. Non aveva pochi né tanti peli, erano curati molto bene. Vidi il suo sorrisetto come se lei fosse il diavolo e io la sua preda pronta per andare all'inferno. Mi sbottono' la camicia mostrando il mio petto virile, un po di peli nel petto, i miei fianchi così tanto tenerini. Sorrise alla vista e mi diede un paio di pizzicotti ma stesi in silenzio facendo rumori di sottofondo succhiandole il dito e leccandolo. Mi sbottono' i pantaloni. Ebbi un sussulto e il mio arnese comincio a muoversi al sentire delle sue mani così delicate ma decise. Li abbasso' lentamente, io ero quasi nudo. Dal suo viso si capiva che anche lei stava impazzendo ormai, era al culmine dell'eccitazione. Mi ...
    ... levo' i boxer blu come il cielo quella notte. Il mio pene venne fuori dalla sua tana. Era a contatto con la sua fragolina. Cominciò ad alzarsi sempre di più ma non abbastanza. Lei capì che avevo bisogno di aiuto, così uso' la sua mano. Prese il pene e fece dei movimenti a salire e a scendere. Era caldo, pompava, io soffrivo. Cercavo in qualche modo di riuscire a trattenermi ma era difficile. Alzai la mano verso di lei e toccai il suo seno. Cercai di alzarlo per vedere la sua quinta con i miei occhi. Da lì, potevo conoscere come era fatta, l'intero corpo della donna. La sua maglietta era sudata, aveva troppo caldo li dentro. Si spoglio' tutta senza dire niente e vidi il suo seno. Era perfetto. Grande ma non troppo, i suoi capezzoli turgidi facevano capire che era fortemente eccitata e non vedeva l'ora di entrare dentro di me in tutti i sensi e divenire finalmente una cosa soltanto. Mi Alzai, le baciai il seno. Ero felice che lei fosse lì in quel momento e non qualcun altra. Mi spinse con la schiena a terra e si avvicino'. Mi bacio' intensamente come non aveva mai fatto prima d'ora. Giocammo per minuti e minuti con le nostre labbra, con le nostre lingue mentre con le mani giocava col mio arnese. Era ormai duro e pronto alla penetrazione. Lo prese, lo entrò lentamente fin quando entro' tutto. Ci guardammo intensamente negli occhi. Sembravamo due distinte persone, ma in quel momento eravamo due persone e un cuore solo. Eravamo riusciti a dar vita al nostro amore definitivo. Lei ...