Capitano, mio capitano
Data: 01/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Japu75
Era una bella sera di fine luglio, calda ma non troppo, quando il mio cellulare suonò con insistenza, mentre mi godevo un bel porno nella mia stanza. Interruppi, non senza lamentarmi, la visione beatifica e il lavoretto sui miei venti allegri, e risposi. Era il mio prof di educazione fisica che, molto felice, mi partecipava che ero stato ammesso nelle giovanili della squadra calcistica del B***. Praticamente quella sera realizzavo il sogno di ogni diciottenne, pronto ad affrontare il mondo, così come quell’ultimo anno di liceo che sarebbe iniziato da lì a poco. Il prof, insegnante di lungo corso e di grande esperienza, mi aveva quasi costretto a fare quel provino ad aprile, a B***. Aveva visto in me quel qualcosa in più per staccarmi dalla squadretta della scuola e per farmi giocare in una squadra vera, in un vero campionato, guadagnando anche qualcosina. L’indomani, insieme a lui, sarei dovuto andare a firmare il mio primo contratto, conoscere gli altri compagni e l’allenatore. Chiusa la conversazione, con l’eccitazione a mille, schizzai con forza il mio seme sul lenzuolo e mi buttai subito verso il bagno, sotto la doccia, pensando al domani calcistico. Puntuale, il mio prof venne a prendermi fino a casa. Salutò cordialmente mia madre e le spiegò che anche lui era molto felice per questo successo. Soltanto un’altra volta, nella sua carriera, il B*** aveva accettato un suo studente tra le giovanili, e questo avvenne una quindicina d’anni prima. Il suo studente calciatore ...
... di quel tempo era Flavio Corneli, quel Flavio Corneli che poi si contesero diverse squadre di serie A. Ora quel sogno stava capitando a me. Arrivati a B*** avevo il cuore che batteva come il motore della motozappa di nonno Aurelio. Il presidente ci accolse nel suo ufficio, abbracciando il mio prof e stringendomi la mano. “Tu allora dici che questo ragazzo è bravo come Corneli?” “Bravo come Corneli?” – gli fece eco il mio prof, “Molto di più! Chiedilo a Rossetti che lo ha visto giocare!” “Rossetti mi ha detto che sarei stato uno scemo a non ingaggiarlo subito. In quella partita in cui è venuto ha segnato due reti fantastiche”. Ritengo si riferisse all’incontro con il liceo scientifico “Galilei” di P***, dove abbiamo vinto per 6 a 1 e io ho segnato una doppietta. “Ragazzo”, disse rivolto a me, “qui avrai un grande futuro”. Così mi mise un bel malloppino di carte davanti e una penna, indicandomi dove dovevo firmare. Mi avrebbero dato € 5.000 a stagione. Per me che non avevo mai guadagnato quei soldini, era molto buono. Poi giocare nel B***… cazzo, l’avrei fatto anche gratis! “Ma 5.000 sono davvero pochi!”, esclamò il mio prof. “Il ragazzo vale molto di più!” “Cominciamo con questi e con questo contratto annuale. Se le cose andranno bene allora alla prossima stagione potremo salire. Beppe, firma pure tu. Sei il suo procuratore, ormai”. “Procuratore senza portafoglio…”, esclamò e sorrise. Liberatomi dalle formalità, un giovane mi guidò a conoscere la squadra, che era in riunione ...