1. Capitano, mio capitano


    Data: 01/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Japu75

    ... Effettivamente… ora che mi ci ha fatto pensare… in particolare Luca non aveva neanche sfiorato un pallone in 90 minuti. “Per oggi basta urlare. Ho bisogno del mio culetto”, disse il capitano-mister, togliendosi la maglia sudata e scoprendo un corpo eccezionalmente tornito di muscoli. Anche gli altri si tolsero le magliette. Di chi era in panchina, come me, non si mosse nessuno. Segno che non dovevo spogliarmi. “La doccia la facciamo tutti”, disse brusco rivolgendosi a noi, “quindi spogliatevi anche voi”. Silenziosamente obbedemmo. “Il più bravo…?”, disse, guardandoci tutti in faccia. “Alex”, disse serenamente il brufoloso, che rispondeva al nome di Carlo. Una serie di “Si”, “Confermo”, “Ok” confermò che il migliore era stato Alex, ventunenne, castano con gli occhi verdi, uno splendido fisico e un bravissimo attaccante, che aveva anche segnato in quella partita. “Alex, chi è stato il peggiore per te?”, domandò il capitano. Alex guardò subito Luca, aggiungendo un secondo dopo il suo nome. “Mario?”, chiese allora il capitano, “a chi pensi?” “A Luca”, rispose Mario che era davanti a me. “Quello nuovo. Tu, dalla panchina, chi è stato il peggiore?”, mi chiese. Tutti si girarono verso me. Diventai subito rosso. “Ehm… Luca non mi sembra fosse in partita oggi…”, farfugliai. “Bene. Grazie”, riprese il capitano, appoggiando un braccio al collo di Luca, già seminudo, e con lo sguardo fisso per terra. “Scusate… Colpa mia…”, disse, mortificato. “Se non te la sentivi di giocare, dovevi ...
    ... dirlo prima, come ha fatto Johnny”, replicò il capitano. Dopo qualche istante di silenzio gli disse piano: “Vai a metterti la crema, non voglio farti male come l’altra volta”. Luca prese un tubetto di vasellina dall’armadietto dei medicinali e se ne mise una buona quantità nella mano, massaggiandosi poi il buchetto. Lentamente andammo tutti nella stanza delle docce, uno stanzone con in fondo una decina di bocchette d’acqua. Gli asciugamani per tutti erano già pronti su tre sedie all’ingresso. Chi era ancora vestito buttò gli indumenti in un angolo e subito si entrò in doccia. La doccia del capitano era quella centrale. In quel preciso istante, vidi il capitano nudo, con quell’attrezzo gigante in mezzo le gambe. Sembrava di vedere dal vivo il cazzo di Doc Johnson dei film porno. Senza indossare alcun profilattico, il capitano puntò il cazzo contro il culo di Luca, già piegato e intento ad annusare i 21 cm di Alex. Alcuni avevano già cominciato a masturbarsi. Con un solo “Ooooh” di Luca, il capitano era già tutto dentro e iniziava a muoversi, sotto lo scroscio dell’acqua tiepida, appoggiando una mano sulle natiche. Luca, per non lamentarsi, prese in bocca il cazzo di Alex e i movimenti del capitano servivano anche a Luca per spompinare al meglio Alex. A fianco a me, Luigi mi sussurrò: “Uè, ma perché sei così rosso in faccia?” “Eh?”, risposi io, girandomi di scatto. Luigi era un diciannovenne dai lineamenti molto delicati. Era di L***, il paese vicino al mio, e lo avevo visto ...