1. Le pulsioni sessuali recondite e lascive di Amelia


    Data: 22/10/2017, Categorie: Etero Autore: Bastino9, Fonte: EroticiRacconti

    ... lo conosci? No,No, dove si trova? Nord dell’India ed ai confini con il Pakistan hai capito? Si..Si ma finsi di aver capito e tu come sei arrivato qui? perché qui si trovava già un mio fratello, finita l’università a Delhi l’ho raggiunto, per restare? No vorrei andare in California. Servii il te e mi sedetti a fianco a lui ora che ero vicina potevo toccare la sua pelle liscia e setosa, il suo corpo decisamente pulito emanava un misto tra l’afrore della pelle scura e la fragranza del bagno schiuma a base di agrumi, era alto e magro, il suo corpo era armonioso e tonico, non riuscivo ad intravedere le dimensioni del suo sesso e questo mi eccitava particolarmente. Finito il te lui si volse verso di me e mi chiese a bruciapelo: sei brava nel sesso? non lo so perché? Allora ti faccio toccare il cielo con un dito, come con un dito? dissi guardandolo maliziosa, solo con un dito? ma è un modo di dire non ti pare?. Restai nuda davanti a lui che raccolse i miei capelli in uno chignon alto liberando il collo e le orecchie, stese un plaid sul parquet sul quale ci stendemmo e cominciò delicatamente a sfiorarmi il corpo, le sue dita scivolavano con una particolare leggerezza, le sue unghie giocavano con i capezzoli facendoli inturgidire, cominciò a leccarli a morsicarli con tanta delicatezza per cui ebbi un fremito, le sue mani erano scese sulla vagina seguendo le linee delle labbra, si intrufolarono fra loro e risalì arrivando al clitoride, la sua bocca continuava a giocare con i ...
    ... capezzoli ma con più vigore ed il clitoride mi si indurì, lo prese fra le sue dita e lo massaggiò con maestria; ero tesa come una corda e lui mi sussurrò: lasciati andare, libera il grande piacere che è in te e seguilo, mi baciava con passione ma senza frenesia solo con intensità, la mano sul pube si muoveva ritmicamente, strizzava il mio clitoride sempre con più vigore; haaaaa!!! riuscii a sospirare scaricando tutto il mio orgasmo mentre lui continuava a stimolarmi sussurrando: ancora… ancora… c’è ancora tanto piacere in te che non hai espresso, dai fallo esplodere; effettivamente continuavo a godere mentre lui mi aiutava con baci languidi, carezzando le parti più intime e sensibili del mio corpo. Non si era esaurito definitivamente il mio orgasmo che lui alzò le mie gambe e mi fece avvinghiare comodamente le caviglie intorno al suo collo, il peso del suo corpo spingeva le mie ginocchia contro il suo petto, la mia vulva bagnata riceveva il suo membro che in pochi colpi arrivò e superò la cervice spingendosi oltre. I suoi movimenti lenti mi facevano gustare il suo cazzo che aderiva completamente alle pareti della figa, i suoi colpi a volte diventavano secchi e duri da farmi lamentare non di dolore ma di intenso piacere, eravamo vis a vis e vedevo sul suo viso il piacere che provava a prendermi. Mi sentivo come una candela che la fiamma scioglie: lui era la mia fiamma. Si liberò da quella posizione e mi mise bocconi ponendomi grossi cuscino sotto il ventre, in quella posizione gli ...
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