Un viaggio particolare
Data: 01/07/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: alessandro1987
... risalita fino al sedere, con un dito, sfiorò Marco lì in mezzo, quasi arrivando ad entrare.
Tanto bastò per farlo scoppiare: sentì le palle liberarsi, di colpo, dentro la figa della donna, e sborrò a più riprese, svuotandosi con ferocia. Il suo sperma, non appena ebbe estratto il cazzo, ormai fradicio, iniziò a scorrere copiosamente. Rivoli biancastri gocciolavano ora da quella passera, violata.
Il tempo si era fermato, nessuno fiatava più. Marco rimaneva lì, immobile e come inebetito, Paola continuava a dargli le spalle, lasciando in bella vista quel bel culo possente, e quella passera lurida e violata. Monica aveva preso ora ad abbracciarlo da dietro, con le mani sul petto, e lo baciava, sul collo, sulle spalle, sulle orecchie, non accennava a smettere. Di nuovo fu lei a parlare: «Sono contenta che tu abbia gradito, ma se hai bisogno d'altro non esitare a farci conoscere i tuoi desideri, faremo il possibile per soddisfarli».
Non so dire se furono le parole della donna, o semplicemente la sua voce, erotica, o magari gli odori di corpi, di carne, di sesso, fatto sta che il nostro ragazzo ebbe nuovamente una erezione istantanea. I peggiori istinti ritornarono, a viva fiamma, nella sua testa, quasi peggio di prima. Credeva ormai di possedere una sorta di lasciapassare per tutti i suoi più intensi e profondi desideri sessuali, poteva fare davvero ciò che voleva! Benedì il vagone che non si era fatto trovare, e il viaggio, e la cuccetta matrimoniale.
Poi, chiusi ...
... gli occhi e abbandonatosi ormai definitivamente ai suoi istinti, disse: «Il cazzo...»
«Si?», rispose, pronta, Monica.
«Il cazzo», riprese lui, «E' sporco, deve essere pulito...»
Monica sorrise, lui poté percepirlo, anche se non lo vide, a causa del buio. Lei strisciò lungo il letto, raggiunse il cazzo di Marco, e, con decisione, afferrò quel membro eretto, mettendolo tutto in bocca. Iniziò a succhiarlo avidamente, il risucchio delle labbra e della lingua di lei, potente e avvolgente, erano ora le uniche cose che si potessero udire in quello scompartimento. La donna spompinava con passione, usando la lingua per ripulire quel bel pezzo di carne, raggiungeva con precisione ogni angolo interessante. Le palle, nuovamente in carica, l'asta, la cappella. Ed ogni schizzo di quel liquido bianco, che prima era colato dal corpo di Paola, spariva ora tra le labbra umide di questa sensualissima dea.
«Ecco, così, pulisci bene, ma fai attenzione a non svegliarlo», disse Paola.
L'eco di questa voce sfocata si fece strada nella sua testa, Marco aprì gli occhi.
«Dai, povero ragazzo, lo hai svegliato, non vedi?», esclamò ancora Paola. L'uomo, dopo qualche istante, mise a fuoco la situazione. Paola, seduta al suo posto, stava ora sgridando Monica, che, con un fazzoletto, aveva appena cercato di asciugare il ginocchio di Marco. Le due suore infatti, nel tentativo di passare il tempo interminabile di quel viaggio, si erano versate un bicchiere di vino. Purtroppo, a causa delle ...