1. Twins


    Data: 02/07/2019, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: thedevilinside

    ... schiena riflesso allo specchio e mentre le sue dita scivolavano sul suo sedere, come ogni volta che si sfiorava, si domandava per quale assurdo caso del destino quella voglia rossa, a forma di spada con la punta rivolta verso l�interno delle sue natiche, fosse sul suo corpo e non su quello di Eva.Era un assurdo scherzo del destino. Lei era la gemella brava, quella dedita allo studio, quella che cercava sempre di comportarsi in modo equilibrato, mai sopra le righe, quella che cercava sempre di nascondere il suo corpo per evitare di essere, in qualche modo, fraintesa o per evitare di subire avances da qualcuno, concentrata sui suoi obiettivi, sulla carriera universitaria, sul suo ragazzo, mentre Eva era il contrario, una bomba ad orologeria, una pazza scriteriata che usava le grazie che la natura aveva loro donato per essere sempre al centro dell�attenzione, sempre sopra le righe, sempre eccessiva, vestiva come una provocatrice, si comportava come una provocatrice, aveva orde di ragazzi ai piedi e non perdeva occasione per andare a letto con chiunque, in qualunque momento.�Eppure�..� sussurrò Giada mentre le sue dita lunghe e bianche come il latte sfioravano quel segno sul suo corpo.Si vestì, scegliendo ancora una volta un abbigliamento comodo, indossando un paio di jeans e una maglietta larga, con sopra un pull e delle scarpe da ginnastica, trucco leggerissimo, quasi impercettibile, capelli legati in una coda altra, uscì dal bagno e prese il suo zaino, carico di libri, ...
    ... chiudendosi la porta dell�appartamento alle spalle e dirigendosi verso la fermata del bus.Giada salì sul pullman, cercando di trovare subito un posto comodo per affrontare quella mezz�ora di viaggio che la divideva dall�ateneo. Era contenta di non dover viaggiare con Eva perché le poche volte che capitava, per fortuna, era un continuo sentir parlare, commentare, fare battute.Trovò una sistemazione che ritenne comoda, sistemò lo zaino tra i piedi ed infilò le cuffie nelle orecchie, facendo partire la sua selezione musicale, guardando fuori dal finestrino il paesaggio che conosceva a memoria, iniziando a viaggiare con la mente, in attesa di arrivare a destinazione.Durante il tragitto il mezzo si riempì più del solito tanto che Giada si trovò a pensare che preferiva i suoi abituali orari ma quel giorno aveva scelto di non seguire le prime due ore quindi non vi erano alternative. Si sentì premere e schiacciare contro il palo a cui si stava sostenendo, cercando di spostarsi poco più avanti per evitare di prendere colpi, arrivando quasi ad essere pressata contro il sostegno quando, d�un tratto, sentì una mano scivolare lungo il suo fianco e piazzarsi sul suo ventre.Voltò la testa di scatto e vide, dietro di lei, un ragazzo biondo, sul metro e ottanta, grosso come una montagna, con due occhi marroni sottili, che la fissava sorridendo.�che cazzo fai?� disse Giada visibilmente turbata per quel contattoIl ragazzo sembrò non reagire alle parole infastidite di Giada e si avvicinò a lei, ...
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