1. Prestato alla padrona trans


    Data: 02/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Deadpool80

    ... che per bere tutto dovetti deglutire un paio di volte e pensai a quante altre volte lo avrei gustato. Mi aiutò a rialzarmi poi mi ordinò di spogliarmi e pulire. Il confronto tra il mio e il suo cazzo era imbarazzante, oltre a essere più alta e fisicamente più forte. Mi ordinò di seguirla in bagno, voleva farsi una doccia. Il mio compito fu quello di lavarla accuratamente, la schiena, le gambe, i piedi, i genitali e il culo. Mentre le lavavo il cazzo e le palle mi spiegò una nuova regola "se mi viene duro il cazzo devo sfogarmi da qualche parte. E per qualche parte intendo dentro di te." Annuii. Mi ordinò di lavarle ancora il cazzo e le palle. Ancora e ancora. Finché non fu duro di nuovo. Lo indicò: "e adesso lo sai che succede?" "sì mia padrona" "hai voluto farmi diventare duro il cazzo e adesso lo prendi". Mi fece girare, poi disse "ho le unghie lunghe e rischio di farti male, togli l'ovulo e cospargiti di bagnoschiuma. E anche questa è una regola: il buco del culo te lo lubrifichi da solo se vuoi, non è un problema mio io te lo sfondo uguale." Presi il bagnoschiuma, lo misi sulle dita e tirai fuori l'ovulo. Poi lei si mise dietro di me e appoggiò la cappella al buco. Spinse piano, nonostante l'allenamento mi fece male per via delle dimensioni. Lo infilò tutto quanto lentamente poi mi prese per i capelli e ...
    ... mi disse "non pensare che sarò sempre così delicata." e si mise a pompare con decisione. Avevo le lacrime di nuovo e soffrivo, sembrava quasi la prima volta. Era davvero un palo che mi entrava nelle viscere. Avevo iniziato appoggiando le mani al muro, ora sotto i suoi colpi arrivai a appoggiare la faccia e il petto. Quando venne gli ultimi colpi furono devastanti. Scivolò fuori e volle ammirare la sua opera allargandomi le chiappe, sentivo il buco che restava spalancato e lo sperma e gli umori che colavano. Mi permise di lavarmi, poi la aiutai ad asciugarsi e a mettere una crema sul corpo. Si vestì e ordinò due pizze per cena. Io fui costretto a restare nudo e a raccontare tutto quello che mi aveva fatto la padrona. Per la notte fu predisposto una brandina ai piedi del suo letto perché dovevo essere a disposizione in caso di necessità. Appena mi distesi mi chiamò. "non dimentichi qualcosa?" l'ovulo, avevo dimenticato l'ovulo. "ti ho detto che è il tuo guinzaglio, e sei rimasto tutta la sera senza. Capisci che devo punirti." "tieni questo plug e indossalo. Domani lo toglierai e metterai l'ovulo. Metti anche questa gabbia, pensavo di farti fare una sega domani giusto per farti rilassare ma non te lo meriti." Con il plug inserito e la gabbietta mi addormentai in attesa di scoprire cosa avrei fatto il giorno dopo. 
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