1. Tacco 10 .


    Data: 02/07/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... tranquilla. Non avevo mai tradito mio marito, pure avendone avuta l’occasione. Perché non provare questa esperienza? Forse, per il ragazzo, io ero solo un oggetto da usare, e poi vantarsi con gli amici e colleghi, un bel trofeo da esibire, ma , in fondo, non mi importava: si faceva strada un desiderio forte di lasciarmi andare ad una relazione adulterina. I capezzoli, mi resi conto, si erano inturgiditi al pensiero. Finita la cena rimasi a chiacchierare con le mie colleghe su argomenti di lavoro, ma anche di gossip, corna, tresche. Poi tutte scherzarono sul corteggiamento, nei miei confronti, di Nicola e del fatto che io non fossi dispiaciuta di questo, ma anzi era sembrato che gli avessi dato corda. Forse il corteggiamento non era stato così occulto. Nadia, maliziosamente mi chiese se, per caso, quella sera avessi deciso di concedermi. “Dai diccelo, sii brava; in fondo con gli occhi, ti ha già scopato”. (Nadia, gran pettegola avrebbe avuto per le mani un bel gossip, da raccontare in giro: “Alice e il suo toy boy! Quella tutta d’un pezzo ha ceduto. Ti dico si è fatta scopare da uno più giovane di lei. Si vabbé, sarà una discreta figa, ma come se la tira…). Tutte si divertivano a immaginare la scena in cui io, morbida gallinella, venivo sbranata dal giovane felino. Risposi, ridendo, che non cercavo avventure, mi bastava Max, e che poi Nicola non era il mio tipo, e che l’avevo solo un po’ provocato, per giocare un po’, per divertimento. Loro non mi sembravano del tutto ...
    ... convinte e quando ci lasciammo, sentivo le loro risatine in sottofondo. Entrando nelle rispettive camere attigue, Nadia mi salutò con un “buonanotte”, pieno di sottintesi. Forse, in quel momento, Nicola schiacciava una giovane congressista. Finita la serata mi ritirai in camera mettendomi in libertà. Ero delusa: Nicola si era eclissato dopo cena, rivolgendo le sue intenzioni a qualche giovane congressista e forse, in quel momento se la spassava con lei. Sentivo la mia voglia erotica esplosa durante quella sera, frustrata e ne ero contrariata.Le scarpe tacco 10, mi avevano reso molto affascinante, ammirata, ma adesso la pagavo: poveri i miei piedi! Avevo appena iniziato a massaggiare le mie estremità, quando qualcuno bussò alla porta. Avevo addosso solo le mutandine, e così indossai in fretta l’accappatoio e andai alla porta. Era Nicola. Lo feci entrare con il cuore che correva, e con il respiro accelerato.”Scusa l’ora, ma mi piacerebbe riprendere quel discorso iniziato a tavola, specie sotto la tavola."Arrossii, mentre le gambe mi tremavano. Lo feci accomodare sperando che il corridoio fosse deserto, libero sguardi indiscreti. Mi chiese cosa stessi facendo di bello, ed io un po’ imbarazzata e, con filo di voce, non riuscii a dirgli altro che la verità, cioè che stavo massaggiando i miei piedi indolenziti. Lui sorridendo, con gli occhi che fissavano le mie generose mammelle che facevano capolino dall’accappatoio, che un po’ si era aperto, sollevandosi al ritmo dei miei respiri, mi ...