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La voglia (parte 3)
Data: 03/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Massag
"Oggi togliamo l'ultimo drenaggio, contento signor Piero?". Dopo il controllo, il medico dà l'ok alle dimissioni ! Finalmente si torna a casa. Certo che come "ferie" mi sono proprio divertito: una settimana di ospedale, ed esco ancora tutto dolorante. Senza contare che dovrò mangiare in bianco per altre due settimane. Che schifo. E tutto per una scopatona, per giunta! D'accordo, la voglia è stata proprio tanta, e per le prossime volte dovrò prestare molta attenzione, se non voglio causare altri danni, visto che per una guarigione completa mi hanno detto ci vorranno almeno 6 mesi: e dovrò fare anche due coloscopie di controllo. Meno male che facendo il rivenditore di materiale sportivo, posso lavorare in piedi, così non mi servirà la ciambella... Ormai tutto mi è ritornato chiaramente in mente: La squadra di pallavolo, il guardiano, gli spettatori del PalaRuffini. Che coglione a festeggiare la vittoria così... eppure lo rifarei al volo se sapessi di potermi limitare un po'. Grazie a Guido avevo scoperto il mio lato passivo, e la mattina seguente al triangolone, mi ero fatto di nuovo inculare pesantemente e gradevolmente. Svegliati barzotti entrambi, ho subito ricercato il bel cazzone nel mio culo. La sensazione di riempimento e di dilatazione era durata per qualche ora. Il senso di vuoto però mi ha portato a cercare ancora ed ancora cazzo. Avevo proprio Tanta Voglia di cazzo. Ma Guido doveva giocare e non potevo spomparlo ancora, così mi aveva ...
... promesso di festeggiare con me sia la vittoria eventuale, sia la sconfitta, così da ritornare a casa contenti e consapevoli che il prossimo incontro sarebbe stato molto in là nel tempo.... (o magari non ci sarebbe più stato, chissà). Arriva l'infermiere rumeno: "E'pronto? darà un po' fastidio estrarre il catetere" e mi fa un sorrisetto da presa per i fondelli che avrebbe meritato un pugno sul naso. Mi scopre e mette a nudo la minchia, le mani guantate afferrano una il tubo, l'altra la mia asta, un primo tentativo delicato e poi hooop: Un gemito fuoriesce dai denti stretti; mi ero imposto di non dare soddisfazione a questi bastardi... Mi rivesto. Prendo lo zainetto con i quattro stracci che mi ero portato appresso. Ora posso tornare a casa. Esco dall'ospedale e scendo nella metrò. Pago il biglietto e le ante di vetro scorrono per aprire il passaggio. Scendo le scale in direzione Porta Nuova. Salgo sulla prima carrozza: questi convogli senza guidatore sono veramente fighissimi: mi sembra di essere Actarus che nel tunnel raggiunge Goldrake! Ma l'alternanza di fari e ombre da un effetto ipnotico e mi astraggo dall'ambiente rimanendo attaccato al palo. Siamo andati tutti al PalaRuffini per la finale; io nel pubblico col posto in prima fila! Uno, Due, Tre set e vai! Questa partita è stata vinta! E così le atre: in semifinale! Il tifo era alle stelle! "Prossima stazione: Porta Nuova. Next Station: Porta Nuova" devo scendere! Ffffth le porte automatiche si ...