1. Il girone della m – atto quarto - "il bidet all’amico di lui"


    Data: 05/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69

    ... ami?”sussurrò dall’alto Riky.
    
    Mi avvinghiai alle sue gambe…“Come posso non amarti, poi quando me lo chiedi così… io questa notte ti desideravo tutto per m’….” Mi voltò la testa verso il cazzone e mi disse “lavalo!”.
    
    La su, Tommaso guardò gli occhi di Riky ed accennò un breve timido sorriso. Le cosce di Tommy presero a tremare. Con le mie dita gelate provai a rompere quella formaggia ma Riky mi afferrò per la nuca e mi avvicinò al glande pulsante di Tommaso. Lo fece mollemente ed ogni mio tentativo di resistenza era però contrastata da una spinta continua e sicura della sua mano. Sentii il calore della cappella. Ero nel raggio di influenza della grossa e sudicia minchia dell’omone.
    
    Dischiusi le labbra ed estrassi la lingua. La punta dell’organo del gusto è deputata alla percezione dei sapori dolci. Se mai vi capiterà di assaggiare qualcosa di aspro provate ad attenuare la sensazione forte porgendo la punta della lingua. La vostra lingua convertirà per quanto possibile in dolce qualsiasi acre sapore.
    
    La punta della lingua prese a piroettare timidamente sui primi strati di accumulo sul frenulo. Pregai il buon dio che quella formaggia si sciogliesse alle prime molecole di saliva. E così fu. Presto nella mia bocca si espanse l’aroma fetido di tante pisciate, e di tanta antica sborra, mai ripulita da giorni dopo le pugnette del primo mattino e dopo frettolose vestizioni per non far tardi al lavoro.
    
    Nel silenzio i due mi guardavano. La mano di Riky sulla mia nuca non ...
    ... si scostò di un millimetro.
    
    Estrassi la lingua a guisa di piattello e Riky afferrò con le due dita la grossa asta, battendomela sopra ripetutamente, quasi come a scrollare il più recente strato corticale di formaggia.
    
    Sulla lingua, la saliva accorse a disciogliere quei traviati grumi. Cercai di riservare un lato della mia bocca per destinarvi i residui di quella sconcezza, evitando cos’ di deglutire.
    
    “Dai cesso, succhia il calippo” m’ ingiunse Riky.
    
    Mi voltai per guardarlo con espressione interrogativa.
    
    “Ma ti vuoi muovere, cristo”.
    
    Presi languidamente la base del cazzo e presi a succhiare sonoramente, così come si aspira il calippo nei gironi dell’afa d’estate. Allora si che tutta quella formaggia si sciolse in burro infame. Nella saliva orale andava sciogliendosi la materia e sentivo i rimasugli più tenaci nella bocca, in quel loro stato semisolido.
    
    “Guardami”, mi disse Riky, “guardami e apri sta cazzo di bocca”.
    
    Aprii le labbra. Vidi i due che protesero il collo per guardarvici dentro. Non so cosa videro, ma posso riferire le loro facce. Tommy accennò un sorriso e guardò di nuovo Riky. Ricky non smosse lo sguardo, a contemplare quel pozzo ricolmo di materia galleggiante nelle mie fauci.
    
    Vidi i suoi occhi lacrimare. Sorrise dolcemente, reclinando il viso con tenerezza. Mi accarezzò il capo. “Amore mio, lo fai per me, vero?” Annui, sforzandomi di non deglutire. “Bello che sei..” si fece serio, e mi sussurrò… “manda giù”.
    
    Dal fondo della schiena ...