1. Il girone della m – atto quarto - "il bidet all’amico di lui"


    Data: 05/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69

    ... mi risalì il brivido del condannato.
    
    Feci cenno di no. “Manda giù, cazzo!”. Allora mi richiuse a forza le fauci, con la mano destra spinse verso l’alto la mia mandibola e la sinistra prese a premere sulla fronte. Chiese a Tommy di chiudermi il naso. Nel piccolo cesso rimbombarono i rumori di una quasi colluttazione.
    
    Mi dimenai, e andai a sbattere il capo contro la lavatrice, poi contro il secchio colmo d’acqua putrida del mocho. L’acqua si rovesciò in terra e Tommy tiuscì destramente a rimettere in sesto il secchio, evitando così il completo sversamento. Mi contorsi sul pavimento bagnato, e con la tempia schiacciata sul pavimento bagnato vidi le scarpe di Tommy, e le ciabatte di stoffa del mio Riky del tutto inzaccherate. Ma i due mi bloccarono, così con le fauci serrate e le narici otturate. E finii coll’ingoiare. Per respirare.
    
    L’ammasso raggiunse lo stomaco e risalì violento il conato del vomito.
    
    Riuscii a non sbroccare… Ritornai all’ossigeno respirando con l’ansia della fame d’aria.
    
    “Ebbravo sto merdone, guarda che cazzo hai combinato. Non ne imbrocchi unà e fece col tirarmi un ceffone ma Tommaso, anche lui come Paride la notte prima, colto da misericordia, fermò il braccio del mio amore.
    
    “Allora, lavalo come si deve, non hai finito il lavoro, e tu Tommy, cazzo, fatti lavare e non rompere anche tu”. Mi risollevai sulle ginocchia e presi a leccare ansimando e leccando. Leccavo disperatamente.
    
    Tommy fu messo a sedere da Riky. Fu messo a sedere sul ...
    ... cesso. E così, sul trono, a cosce spalancate e calzoni ritorti sulle caviglie, Tommy si lasciava andare sulla parete, scivolando appena su di me. Leccai avidamente, ripulendo ogni anfratto, ogni piega di quel prepuzio teso, ogni cresta, Persino l’invaso dell’uretra mi diedi da fare a ripulire per bene.
    
    “Minchia, così pulito io non l’ho mai avuto” disse Tommy. “Perché sei nu’ puorc.” sorrise Riky. “Ma poi ha sta bocca calda calda, è un campione in fatto di bocca”. “Si ma sta merda deve imparare ancora a fare il suo dovere” rispose.
    
    La leccatura fu ultimata e il cazzo fu lucente e teso.
    
    Mentre i due parlavano io presi a sistemare meglio gli avambracci sulle cosce di Tommy, Reclinai il capo in avanti, esausto. Appoggiai la fronte sullo scroto dell’uomo e contemplavo il buio profondo della latrina sulla quale il nostro Tommy sedeva con posa quasi gladiatoria.
    
    Tossivo. Dalla cavità del trono di cesso risalivano gli echi della mia tosse, e non di meno gli effluvi di una cacata recente. Accarezzavo il dorso di quelle cosce regali mentre tossivo, e forse Riky se ne accorse.
    
    Fui con mollezza afferrato per i capelli da Lui, che mi distese lentamente e nuovamente nel pantano sozzo del pavimento. “Così da bravo, con la schiena in terra”.
    
    Mi slacciò con forza i pantaloni, calò le mie mutande fin dove l’elastico s’arresta sotto lo scroto. “Guarda che palline, ha le palline di un neonato. E questo qua, quando l’ho conosciuto, voleva fare l’attivo… hahahahaha” e se la godette la ...