1. Le sigarette


    Data: 05/07/2019, Categorie: Etero Autore: Gregorio Erizzo

    Lo scrosciare della doccia. Il tintinnio regolare delle gocce sul piatto, rotto dai tuoi movimenti sotto l'acqua. Il profumo agrumato del bagnoschiuma fende l'aria di questa orrenda stanza che odora di sesso, fumo stantìo e fondi di caffè; e finisce con l'incunearsi nelle mie narici, che su questo letto, guardano la porta del bagno, e dà loro una parvenza di sollievo. Quando l'acqua smette di tamburellare i miei timpani però, ho di nuovo voglia di fumare. Sollevo la testa, cercando con gli occhi il pacchetto di sigarette, mentre tu esci dal bagno già asciutta, senza niente indosso. Ti guardo. Sei fuori posto in questa stanza scialba, che hai trovato e pagato tu. Ti rivolgi a me con la mano su un fianco ed hai uno sguardo che sembra uno haiku. Tutto da capire. Mi scappa di fare una battuta, ma sto zitto; perché so già che non ne riderai. Il nostro senso dell'umorismo non collima. Io non ti faccio ridere e questo per me, è davvero disarmante. Non so perché torni da me ogni volta che hai provato qualcun altro. Ben inteso, ho smesso di soffrirci, ma non riesco a comprendere perché non ti lasci trasportare al largo, da quei tipi che trovi tanto affascinanti. E ai quali regali le tue risatine da oca che invece, vorrei donasti a me. Basta poco, pochissimo; a volte qualche ora, e torni con quello sguardo appassito, vergognoso, supplicante... Perché? Se penso alla prima volta che è successo... il cervello mi restituisce un lento cadenzare di batteria, così oscenamente riverberato, da ...
    ... apparire quasi cacofonico... Tutuncià. Tuttuncià... Tutuncià. Tuttuncià... E, impastata da sonorità che sembrano aliene, una voce conosciuta, pare arrivare da un altro pianeta, canticchiando... "Che ne pensi, dimmi, di un uomo tanto stupido da crederti sua...? " ... Ma adesso non importa, son qui, ti guardo. Sei bella... forse sei un po' dimagrita; però quello che adoro e che ti rende ai miei occhi ancora così invitante, da farmi vorticare il sangue, sono invece, paradossalmente, le tue piccole imperfezioni. Una cicatrice della scarlattina. Delle piccole smagliature sui fianchi. Delle rughine che ti si fanno in viso. Il tuo sedere imperfetto... Bizzarro. Non sei innamorata di me. Io forse un po'. Ad ogni modo, la nostra storia è tutta un tira e molla. ... Fai un cenno della testa a richiamare la mia attenzione, e mi riporti al presente. Prendi la mia maglia e aprendola davanti al tuo seno, me la fai vedere. -Io questa te la butto.- E la scaraventi nel cestino. -Metterai quella che ti ho appena preso.- Penso istintivamente, senza rendermene conto, a dove abbiamo buttato i profilattici che avevi preso e che abbiamo usato, e se lo sperma macchierà per sempre la maglia... Mi rendo conto che sto pensando una cazzata, ma... Quella è una delle mie preferite. È scolorita, anonima, semplice, lisa... Mi ci sento a mio agio... Mi piace come mi sta addosso. Sono io. -No, tirarla fuori! ...Metto la tua, ma non buttarla.- Mi dai un'occhiata di traverso, per poi guardarti in giro a cercare ...
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