Le sigarette
Data: 05/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Gregorio Erizzo
... le sigarette. Quando trovi il pacchetto e lo apri, estrai l'ultima rimasta e te la ficchi sulle labbra. Sei sexy con le tue labbra carnose arricciate a sostenerla e con quel tuo sguardo da stronzetta ribelle. L'accendi. Mi guardi e scuoti il pacchetto vuoto con fare teatrale, per farmi capire che non ce ne sono più. Apri la mano e Newton la fa finire sulla mia vecchia maglia, nel cestino. Ho usato i miei ultimi spiccioli per i caffè, rimarrò senza sigarette. Incrocio le braccia, perplesso, sono ancora disteso, che osservo la tua scenetta, chiedendomi cosa ti sia preso... Intanto tu fumi aspirando a lungo... Facendo smorfie incomprensibili. Ah... Stai facendo la scema. Mi viene da sorridere. -...Tira fuori la maglia dal cestino... - Dico con aria divertita. Tu continuando a fumare con una gestualità esagerata alzi più volte le spalle, e anche le sopracciglia... però scimmiescamente lo fai. Dopo aver gettato con noncuranza la maglia sulla sedia, vieni da me e mi offri quel che rimane della sigaretta accesa, io allungo la mano per prenderla... Tu la ritrai all'ultimo momento. La scena si ripete un altra volta, ma finisce con te che ti rimetti la sigaretta in bocca e fai il tergicristallo con i tuo dito più lungo, davanti a quella tua nuova faccia. Quella da prendere a sberle. -Attenta stronzetta...- Salto giù dal letto, tu scappi, ma ti raggiungo quasi subito. Ti prendo per l'avanbraccio e storcendolo un po', ti fermo tra il mobile e la parete... -Scusami scusami scusami, to' ...
... to', tieni!- ...Dici tra l'impaurito e il divertito, mettendomi la sigaretta sulle labbra. È quasi finita. È ciucciata e scaldata. -Ah cara la mia stronzetta... Non te la caverai mica tanto facilmente...- -Oh che paura!- ...fai, provocandomi come una bulletta. Ah sì?... Forzo per far girare il braccio che ho ancora imprigionato nella mano. -...Ah...ah... Scusami scusami scusami. Non lo faccio più!- ...e ridi, anche se un po' fa male. -Scusami...cosa?- Dico forzando ancora, ma senza esagerare... -Scusami, per favore...Ahiooo...- -Scusami, per favore...Che cosa?- -Perdonami, scusami... per piacere... padrone.- -Mmh, sta' attenta! Però, ok... dài, per sta volta... sei perdonata...- E lentamente allento la presa. Quando sei libera, ti allontani indietreggiando, scuotendo la testa... -Sei un pappamolla...- Alzo il sopracciglio e spengo la sigaretta. Cazzo, hai voglia di essere punita, che troietta che sei! ....Comincio a venire verso di te, tu scappi ma ti ribalti goffamente sul letto, ti rannicchi, pancia sotto, ad uovo, coprendoti la testa. Io ti salto addosso e ti sovrasto. Prendo i tuoi polsi e li stringo, ti blocco le mani sul materasso. Non puoi più muoverti a causa del mio peso; anche i piedi sono vincolati dai miei. Provi a sgusciare, ma non ce la fai. Nel muoverti, strisci le natiche sul mio prepuzio. M'accorgo che mi sto inturgidendo. -Mi sa che adesso, sono cazzi tuoi...- -Pappamolla!- E ridi nervosamente... Provo a morderti la schiena, ma riesco solo a raschiare un po' ...