Le sigarette
Data: 05/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Gregorio Erizzo
... ad occhi chiusi... Ti muovi di nuovo, per darmi il ritmo... Piano piano acceleriamo fino a quando non riconosco la tua venuta dalle contrazioni che hai e dai tuoi gridolini soffocati, che conosco bene... Io sto continuando più piano, defaticandoti; ma tu invece, inaspettatamente, ti liberi e ti scosti. -Sei un maiale!- E fai per andartene. Mi alzo anche io, e ti metto nuovamente faccia al muro. Il tuo viso è schiacciato, le nostre pelli si toccano, ti mordo le spalle... Tu ti lasci mangiare, sei ancora eccitata. Lo capisco da come lasci libero lo spazio a cui vuoi che mi dedichi, eppure dici: -Lasciami stare, pappamolla.- Troietta che non sei altro, mi fa impazzire questo gioco. Risvegli la bestia che è in me... Ti trattengo con una mano per ogni tuo braccio, e non fatico per niente a far entrare, unicamente con un movimento pelvico, il mio cazzo di marmo nella tua vulva limacciosa. Sento il tuo -Ah...- soffocato. -Sta zitta o ti punisco!- Ansimi ancora. Hai ancora quell'accento lussurioso: -Non sento il tuo cazzetto, ce lo devi avere piccolo... ma sei entrato?- Ti prendo per i capelli. Mi provochi... peggio per te. Carico, e ti do una cannonata profonda che ti fa sobbalzare. -Aaahhh!- -L'hai sentita questa?- Non aspetto che tu risponda e ricarico... -Mica tanto...- Con voce bugiarda. Seconda cannonata. -Ooohhh...- Terza Cannonata... -Mmmmhhhh...- Replico aumentando il ritmo. Mi sento una vecchia locomotiva in partenza. Continuo. In crescendo, fin quando non riesco a ...
... mantenere la giusta velocità. Tu ormai fatichi a parlare... I tuoi occhi sono chiusi ad assaporare ogni cannonata. A sentire lo sfregamento delle nostre pelli e il colpo che raggiunge il fondo del tuo piacere. Ti piace. Oh, se ti piace! Ed è per questo che adoro far sesso con te. Mi fai sentire l'uomo più potente dell'universo... Prendo a sbatterti più forte che posso, per un tempo che mi sembra interminabile, ho i glutei e le cosce in fiamme, continuo nonostante mi senta ardere i muscoli. Tu mugoli ed emetti gridolini soffocati a tempo... ad ogni colpo. Le tue mani aggrappano il muro. Hai la figa che è un mare in tempesta e io alla fine ci sto naufragando. Non sento più niente. Sei talmente fradicia che non sento più nulla. La sensibilità del mio cazzo è azzerata. Rallento. Penso che dovrei prendere qualcosa per asciugarti. Adocchio la mia maglia che è quasi a portata di mano. Sfilo il pene per raggiungere la maglia... ma mi trattieni e incominci a sfregare il sedere sul mio glande, con movimenti circolari. Mi dài dei colpetti proprio con l'ano... Torni ad avere un respiro ansimante.. sei piena d'eccitazione, ma sotto sotto te ne fai scrupolo... -Ho... ho voglia...- Hai un voce titubante. La cosa, mi eccita se possibile, ancora di più. Quel tuo essere porca e vergognartene, è un elisìr di brama carnale che non si può spiegare. -Ho... ho voglia di provare dietro...- Con quella voce proprio rotta dalla lotta tra lussuria e pudore. -Ah? Non ho capito... dove vuoi provare? - -Dietro.- ...