Esperienze cinesi
Data: 07/07/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: Mirosa
... al becco di un picchio che colpisce ripetutamente un tronco d’albero. Mai avrei creduto che l’ano potesse donarmi sensazioni così struggenti e lei lo sapeva bene, perché nell’attimo che avvertì il culmine della mia eccitazione, tralasciò l’azione su capezzoli e vagina per farmi spostare l’attenzione sul suo dito, che mi regalò uno straordinario orgasmo di culo. Lo tenne dentro intanto che ritornava a baciarmi trasferendomi nelle papille gustative, il sapore dei miei umori, mischiati a quello dell’olio profumato. Quando i battiti del mio cuore tornarono lentamente alla normalità, mi sfilò lentamente il dito, dallo sfintere, poi me lo infilò in bocca senza curarsi di pulirlo dai residui dei miei escrementi; questa imposizione, abbinata allo sguardo magnetico che m’indirizzò, mi fece capire che ormai ero diventata, sua.
Quella sera stessa volle farmi divertire senza il timore che mi depredassero, quindi mi proibì d’indossare abiti griffati e gioielli e di portare soldi, l’avrei rimborsata al ritorno. In un negozio, identico alle migliaia che ci sono in Italia, avevamo comprato per me una minigonna, una t-shirt, scarpe da mettere senza calzini e un giubbino di finta pelle. Riflessa nello specchio vidi l’immagine di una patetica sessantatreenne.
Waton fritti, involtini primavera, pollo alle mandorle e maiale in agrodolce, frittelle dolci alla frutta e la mia accompagnatrice rise quando le dissi che il menu era identico a quelli dei ristoranti cinesi della mia città. Dopo ...
... aver cenato, c’inoltrammo in un meandro di stradine, lei bussò a una porta, spioncino che si apriva, breve pausa, entrammo e feci la mia prima e unica esperienza in un locale per sole donne.
Mi portò in un vano in penombra, dove c’era soltanto un grande letto, mi spogliò, mi fece allungare, iniziò a baciarmi e non avvertii nessun rumore solo mi sentii prendere delicatamente un piede, poi sotto la pianta dello stesso, percepii la morbidezza di un seno, infine la piacevole sorpresa di una bocca e di una lingua che succhiavano e lambivano prima l’una, poi l’altra delle mie estremità. Mi aspettavo che colei che se ne occupava avrebbe smesso e invece avvertii la presenza di una terza persona che s’allungò alla mia destra e si prese cura dei miei seni, deliziandoli con le mani e con la bocca. Vivevo l’inconcepibile ero certa di sognare perché mai avrei creduto, non solo di fare sesso con una donna, ma addirittura farlo con tre, era per me un fanta-porno-film. L’ultima arrivata mi fece mettere in ginocchio e si posizionò sotto di me a sessantanove, non avevo mai leccato la fica a una donna eppure lo feci con naturalezza ripetendo con la mia lingua sulla sua, gli stessi movimenti che la sua faceva su di me e intanto la mia accompagnatrice si sistemò in modo che io potessi masturbarla: stavo facendo il mio primo sessantanove con una donna, ne masturbavo un’altra e una terza stava baciando, leccando e succhiandomi i piedi. Improvvisamente sentii una lingua calda e ruvida che si ...