Il prezzo da pagare
Data: 07/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: chupar
... troietta e tirami fuori il cazzo!”
Mi accostai al suo pacco e aprii la zip dei jeans.
- “Bravo, tiralo fuori e succhialo!”
Tirai fuori un bestione nodoso e già pronto, ma esitai un attimo, pensando che a fine rapporto avrebbero potuto sputtanarmi con la mia ragazza. Il tipo, spazientito, mi prese per i capelli: “Visto che trapano? Non fare il raffinato. Su dai, dolcezza, pompalo e basta! Te l’avranno insegnato alle scuole alte, no?”
- "Ma io sono fidanzato!"
- "Non me ne fotte un cazzo che sei fidanzato! Anzi...lo vedi come mi fa arrapare sta cosa?"
Non mi feci pregare di più e imboccai voracemente quel cazzone, facendo fatica a nascondere i miei gemiti di piacere. L’amico, che intanto si stava masturbando, commentò sulla mia maestria, affermando che lo stavo succhiando meglio di una bocchinara professionista, tanto che il fortunato gli fece cenno di avvicinarsi. Quindi, me lo sbatterono in bocca senza il minimo riguardo, prima uno poi l'altro e, infine, insieme.
La mia evidente non difficoltà nel gestire due cazzi contemporaneamente, li fece andare su di giri. Non parlarono più e nel vicolo per un po’ si sentirono solo i miei respiri e il suono di della mia bocca che succhiava avidamente. Finché uno di quegli stronzi ruppe il silenzio: “Brava! Me la stai tirando fuori…senti la capocchia come pulsa? Senti? Senti?” Mi scostai e lui m’innaffiò il volto con un’ondata di sperma. “Che aspetti?” – e me lo infilò di nuovo, ordinando di pulirglielo. Intanto ...
... l’amico, smanettandosi, colpì il mio viso e il tronco nodoso dell’altro cazzuto. In definitiva, nell’opera finale li assaporai entrambi.
Tirai un sospiro di sollievo, pensando che tutto fosse finito, invece mi chiesero di mettermi a pecorina! Sentii la mia ragazza che, affacciatasi dalla porta del ristorante mi chiamava, chiedendomi se tutto andasse bene. Le risposi che era tutto ok e a quel punto decisi di reagire. Con aria da duro, sbottai: "Basta stronzi! Vi siete divertiti abbastanza!” Guardandomi sudicio del loro sperma e con la patta rigonfia, si misero a ridere, comprensibilmente: “Puttana, pulisciti che sei piena di sborra!”
- “Ah... e paga il nostro conto!”
Fortunatamente, però, riuscii a convincerli, ed evitai di essere sodomizzato in quel sudicio vicolo con il rischio di essere scoperto dalla mia fidanzata. Rimasto solo provai a pulirmi, mentre loro andavano verso il bar, probabilmente a farsi due birre. Mi consolai pensando che sarebbe potuta andar peggio e che se mi avessero anche inculato, sarei andato fuori di testa.
Rientrai nel ristorante, paonazzo e agitato. Più che altro temevo di aver lasciato schizzi di sperma sui capelli o sulla maglietta inavvertitamente. Per fortuna non fu così.
Accompagnai la mia ragazza a casa tra silenzi imbarazzanti e scuse da parte sua. Non feci in tempo a lasciarla che vidi un piccolo furgone accostarsi a me. Erano i due tipi che ci avevano seguiti.
Il tipo rasato, che non era alla guida, sollevò il bacino ...