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Trasferta di lavoro
Data: 07/07/2019, Categorie: Etero Autore: Ian Deel
... sorriso a trentadue denti."Scusa il ritardo ma sai come siamo noi donne�" disse sedendo davanti a me.La guardai esterrefatto, non potevo crederci: era la mia collega."Ma sei proprio tu o una controfigura?" le chiesi.Lei si mise a ridere:"Sì che sono io , stupido. Non dirmi che mi hai confuso con qualcun' altra.""No, è che così vestita e truccata non ti avevo riconosciuta. " ed era vero. Il brutto anatroccolo era diventato un magnifico cigno. Mi venne spontaneo di accomodarmi meglio sulla sedia drizzando le spalle e prendendo una posa professionale."La crisalide è uscita dal bozzolo ed è arriva la farfalla. Stai molto bene così." dissi."Grazie, sei molto gentile. Ordiniamo? Ho una fame." fu la sua risposta.La farfalla si spazzolò un piattone di penne all'arrabbiata, una bistecca con patate fritte e un paio di bei bicchieri di vino.Chiacchierando venni a sapere che fino a un anno prima praticava sport quasi a livello agonistico, pallavolo per la precisione, e che le piaceva la buona tavola. Capii il perché delle sua splendida forma."Se non facessi un po' di ginnastica sarei una botte. Così invece sono una botticella." e rise."Una gran bella botticella, però." dissi e proposi un brindisi:"Alla collega più sexy che abbia mai avuto."Rise e alzato il calice colpì con esso il mio e scolò in un sorso il vino che ancora conteneva.Restammo a tavola a ridere e a scherzare sino alle dieci passate. Fui io a dire che era ora di andare a nanna:"Domani dobbiamo alzarci presto."Salimmo le ...
... scale assieme e la accompagnai si davanti alla porta della sua camera."Buona notte, allora." le dissi."Buona notte anche a te." disse e mi schioccò un bacio sulla guancia.Andai in camera col chiaro intento di tirarmi una sega da tanto la mia collega mi aveva fatto eccitare tutta la serata, con quelle sue gambe accavallate, con la scollatura del vestito che lasciava immaginare che razza di seni a malapena coprisse e poi quel profumo così sottile, fresco eppure cosi perisitente.Mi denudai e mi sdraiai sul letto col birillo in mano e la mia collega nella testa quando sentii bussare alla porta. Mi infilai i calzoni dal pigiama alla svelta e andai ad aprire un po' contrariato: chi mai poteva rompere le palle a quell'ora?Aprii la porta di scatto e mi trovai davanti la collega con tanto di valigia al seguito."No, da sola non ci resto in una camera d'albergo: ho paura, io." e senza attendere la mia risposta entrò in camera trascinandosi dietro,la valigia.Come un automa richiusi la porta e la osservai mentre metteva la sua valigia sul tavolino della camera e la apriva."Scusa ma da sola non ci sto. Metti che mi entri in camera un maniaco, che faccio da sola?""E quindi?" domandai e fu tutto quello che riuscii a dire."E quindi ho detto al portiere che mi spostavo in camera con te.""Ah. " esclamai." E se io non fossi d�accordo?"Mi si avvicinò e mi accarezzò il volto:"Non ci credo, tu sei così comprensivo. Lasceresti una giovane ragazza da sola esposta al pericolo?""Non c'è nessun pericolo." ...