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Trasferta di lavoro
Data: 07/07/2019, Categorie: Etero Autore: Ian Deel
... ribattei"Ok, ma io da sola ho paura, dormo con te.""Guarda che io russo come un trattore. " dissi sperando che la cosa la dissuadesse dai suoi intenti."Ho il sonno pesante, non ti sentirò.""E poi parlo nel sonno, tanto. " aggiunsi mentendo."E allora ti ascolterò e magari ci facciamo due chiacchiere �" e rise.Si voltò mostrandomi le terga e chiese:"Mi tiri giù la cerniera del vestito?"Eseguii come un automa e mentre abbassavo la cerniera, mi resi conto che l a ragazza non portava il reggiseno."Grazie" disse e si sfilò il vestito restando in mutandine e calze autoreggenti. Si voltò e potei così ammirare i sui seni sodi e ben fatti."E se il maniaco fossi io?" dissi fissando palesemente i seni dalla ragazza e mentre la fronte mi s'imperlava di sudore.Lei sorrise:"Non faresti del male a una mosca tu, lo so." poi aggiunse."Vado in bagno a lavarmi i denti, torno subito."Dopo poco infatti era di ritorno e con mia sorpresa vidi che si era tolta anche le mutandine."Se sei d�accordo possiamo avvicinare i due letti così siamo più comodi �"Mi avvicinai a lei e le presi la testa tra le mani e la baciai sulla bocca. Lei per tutta risposta socchiuse le labbra e fece guizzare fuori la lingua in cerca della mia. Cademmo sul letto e fu lei a sfilarmi i calzoni del pigiama per poi prendermi l'uccello tra le labbra e succhiarmelo e leccamelo per un bel po'.Poi si pose su di me a cavalcioni e guidò la mi asta a penetrare il suo sesso. Condusse il gioco per un po' muovendo su e giù il bacino ...
... lentamente e intanto ci baciavamo con passione. Le mie mani le tormentavano i seni e sentivo il suo respiro farsi più affannoso. D'un tratto si staccò da me, si distese sul letto e allargò le gambe:"Dai, scopami tu�" disseLe fui sopra in un attimo e la penetrai con decisione prendendo a scoparla con foga. Ad ogni mio affondo i seni le danzavano graziosamente su e giù e quello spettacolo mi eccitava ancor più.Al culmine dell'eccitazione sfilai il pene da lei e lo puntai sul suo ano spingendo lentamente. Mi guardò con gli occhi spalancati:"Che intenzioni hai?" chiese con voce rotta."Indovina?." risposi e spinsi più a fondo. Le sue mani si aggrapparono alle lenzuola.In poco tempo fui in lei con tutta la mia asta e stantuffavo con foga. La ragazza teneva gli occhi chiusi e si mordeva il labbro. Non capivo se stesse soffrendo o godendo, in quei momenti le espressioni sono le stesse sia del dolore sia del piacere.Raggiunsi l'orgasmo e mi scaricai in lei. Nel sentirmi godere la giovane raggiunse a sua volta l'orgasmo e inarcando il corpo gemette dal piacere.Restammo così l'uno dentro l'altra ancora per un bel po' e quando il respiro tornò a entrambi normale ci separammo.Fu una settimana intensa quella, sia lavorativamente parlando, sia a letto in camera alla sera.Tornati in ditta il mio capo volle sapere da lei come fosse andata e che ne pensasse dell'esperienza fatta.Indicandomi con un gesto della testa e fissandomi negli occhi disse la nostro capo:"Mi ha fatto il culo ma ho imparato ...