1. Una paziente della dottoressa Angela - Ménage a trois


    Data: 09/07/2019, Categorie: Lesbo Autore: Angela Kavinsky, Fonte: EroticiRacconti

    Dottoressa, le scrivo per raccontarle la mia ultima esperienza. È un qualcosa che mai mi sarei aspettata, e penso che nessuno a parte lei dovrebbe saperlo. Ma a qualcuno penso di doverlo dire, se non altro per scaricare la tensione e perché lei possa dirmi che, dopotutto, non è poi una cosa così grave. Tutto è cominciato un caldo pomeriggio di agosto. Avevo deciso di invitare a casa mia, nel giardino della mia villa di Anghiari (appena fuori il borgo medievale), due delle mie più care amiche per un thè freddo al limone. Premetto (e questo è un particolare interessante) che la nostra amicizia è iniziata solo da un paio d’anni e per un motivo piuttosto singolare: la nostra amicizia infatti era in principio solo una “sinergia”, per cercare di trovare delle prove sul fatto che i nostri mariti ci tradissero attraverso un sito internet dedicato agli incontri extra-coniugali. Dapprima ci siamo incontrate su un forum, poi nella vita reale, infine abbiamo speso fior di quattrini per ingaggiare prima un detective privato, e poi un tecnico informatico o qualcosa del genere che potesse attraverso i computer leggere le loro mail o i loro messaggi sui cellulari (cosa tra l’altro illegale ma so che lei non lo dirà a nessuno). Morale della favola: tutti e tre i bastardi prendevano appuntamenti attraverso il sito, e tutti e tre facevano i maiali con altre. Certo, ognuno aveva le proprie preferenze: al marito di Laura piacevano i travestiti, cosa più che ovvia visto che solo un gay poteva ...
    ... tradire una come Laura: la più giovane di noi (poco meno di 40 anni); aveva i capelli castani a caschetto e un nasino a patatina adorabile, nonché due grandi occhi verdi. Con un passato da modella, era bella come il sole. Aveva sposato quel vecchio bastardo del marito solo per i soldi, quindi era quella che aveva sofferto di meno dal tradimento, ma aveva materiale utile nel caso di un eventuale divorzio. Il marito di Adriana invece aveva una predilezione per le nere. Quelle del sito le aveva fatte passare tutte, purché provenissero da paesi africani come Nigeria o Costa d’Avorio. Per carità dottoressa, io non sono razzista, ma Adriana non poteva certo farsene una colpa per non avere la pelle nera; alta quasi un metro e ottanta, con un passato da pallavolista, aveva sposato il suo allenatore. Adriana non aveva forse il visetto angelico di Laura ma due cosce che sembravano modellate nel marmo e un culo così sodo da fare realmente invidia. E poi non si poteva definire brutta: capelli castani lunghi e ricci e occhi azzurri. Certo, indossava il 43 di scarpe, ma so che certi uomini amano le donnone come lei! Poi ovviamente c’ero io. Posso tranquillamente definirmi la meno bella del trio, anche se non mi sento proprio così “brutta”. Sono piuttosto bassina ma in forma, con un bel seno e un bel culetto rotondo. Certo, ho la bocca un pochino larga e il naso un po’ grosso (non esagerato), ma i miei occhi sono di un color castano che si confonde col grigio e quando ero giovane ho fatto ...
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