1. Il viaggio del cuore


    Data: 09/07/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... ripresentano. A quel tempo io supponevo d�essere come il sale, un piccolo granello di sale della vita, perché aromatizzavo e condivo la vita delle persone che incontravo rendendola appetitosa e succulenta, rimanendo impregnato e incorporato nel corpo insieme agli altri condimenti e alle altre spezie del cuore, &egrave vero, delle volte lasciavo un po� di desiderio in ogni donna, poi all�improvviso scoprivo che troppo sale fa male, perché &egrave un guaio, visto che troppo sodio e troppa gioia di vivere non dura per molto tempo.In quell�occasione scappavo e riprendevo un convoglio qualsiasi, al chiuso nel vagone dove i miei pensieri si sentivano protetti e tutelati. L�odore di rancido, d�avariato, di disinfettante, di tovaglioli per pulire le natiche ai marmocchi, di bibite cadute sui rivestimenti, di tabacco, di gomme americane da masticare attaccate sui vetri, di profumi di donna, di dopobarba maschili, d�esalazioni evaporate a causa della sudorazione, di valigie da quattro soldi, di tendaggi impolverati, di calzature insudiciate, di caff&egrave, di tartine sbriciolate, dato che affliggevano, annientavano e annullavano ogni pensiero, giacché tutto restava concentrato nella mente, eppure ben attenuato, compattato e rinchiuso all�interno del vagone. Il convoglio si muoveva, avanzava prima lentamente, partiva, prendeva velocità e i miei pensieri erano sempre lì mischiati e uniti agli odori, bloccati, intorpiditi e messi a tacere nel cuore. Io avvertivo e coglievo addosso ...
    ... talmente ben appiccicato l�odore di tutti i vagoni in cui ero stato, mescolato insieme ai profumi delle donne che avevo posseduto, perché ogni convoglio, ogni luogo era allacciato a un ricordo e in special modo a un nome di donna. Dal finestrino potevo squadrare in quell�ordinata sequenza quegli arbusti carichi di frutti con il loro prelibati e sostanziosi prodotti, amabili e zuccherini alla maniera del capezzolo d�una donna, levigato e rifinito talmente bene proprio come una susina paragonabile alla lingua d�una femmina che ti sfiora il corpo, gli ulivi nodosi e temprati come il carattere energico d�una donna, però maggiormente mi era rimasto impresso l�odore di Roberta con un misto di lussuria e di puerizia, vale a dire di prima età.Era come se lei stesse dileguandosi, dandosi alla fuga dalle afflizioni, dalle delusioni e dai fallimenti, salendo sul primo convoglio in partenza visto che lasciava amici, amori e confidenti, abbandonava e mollava i ricordi e le testimonianze comprate nei negozietti, gettava i vestiti d�un paese che non era più suo e ricominciava dal principio. Era sempre un�altra in ogni luogo dove andava, perché non aveva patria né terra, in quanto era esule e profuga di sé stessa. Lei aprì la porta dello scompartimento con uno scatto e fu l�ingresso del sentimento per entrambi, dato che ci riconoscemmo subito sull�unico convoglio che avremmo mai potuto prendere, quello del cuore per l�appunto. Un eccezionale, speciale e unica corrente d�energia percorse i nostri ...