1. Il viaggio del cuore


    Data: 09/07/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... dita sulle labbra, lì, in quel preciso istante ambedue c�eravamo riconosciuti dentro il cuore e non c�era necessità dei nomi.Io cominciai a sfiorarle il corpo sopra i vestiti, sfiorai la sottana facendo scivolare le mani lungo i fianchi per esplorarla fino ai piedi. Le slacciai le scarpe, toccandole le dita come se volesse suonare una sinfonia con i suoi piedi, dopo risalii verso le caviglie e le ginocchia permettendole di sollevare solo un poco la gonna per intravedere a stento l�orlo delle mutandine e intuire così il suo desiderio. Lei era bagnata, risalii ancora per slacciare i bottoni della blusa, uno per volta, adocchiandola costantemente negli occhi, dopo io le agguantai un seno mentre s�inginocchiava di fronte a me scostandole gli slip e aprendole delicatamente la fica per godere di lei. Roberta s�inarcò schiacciando la schiena sul sedile, tirò su la sottana e si sfilò gli slip, quegli slip erano candidi come latteo era in ugual modo il reggipetto.Adesso io ero dentro di lei, con la lingua che si muoveva su e giù, per iniziare a suggere la piccina bontà ingrossata, per disserrare e per scoperchiare le sue ultime resistenze e per approntarla al meglio all�assoluto e al totale piacere. Il convoglio continuava a superare le stazioni con la veloce corsa della modernità, dato che i borghi, le frazioni e i paesi dai lunghi nomi, visto che erano soltanto una macchia di colore blu di cartelli a stento comprensibili, mentre all�interno d�un vagone due ragazzi si chiamavano ...
    ... con i soli nomi che potevano avere: affezione e amore. Roberta aprì maggiormente le gambe, agguantò la mia testa tra le sue mani carezzandomi, mentre sentiva la chiusura lampo dei miei jeans scendere e il mio membro infilarsi nel suo ventre. Io la sollevai per i fianchi alternandola, al momento ero io a essere pigiato di faccia al sedile con lei adagiata su di me, mentre io affondavo lentamente dentro la carne lucida e pulsante.Il rumore del convoglio sui binari, quell�armonioso e intonato dondolio tante volte trasmetteva il voltastomaco, al momento era lo spostamento azzeccato e ideale per i nostri corpi, perché era Roberta a seguire il ritmo del mio desiderio muovendosi sopra il mio cazzo e facendo pressione contro il mio pube fino a sentire la carne dura riempirla tutta. Il convoglio prima rallentò, poi frenò dopo un ultimo burbero e inaspettato movimento, in questo modo come il nostro ardore, visto che era giunto ormai all�apice del godimento, perché il mio bianco seme si sparse totalmente interiormente dentro di lei inondandole il ventre e macchiando perfino il sedile.Un altro odore, quell�odore di desiderio, di nostalgia e di rimpianto che sarebbe rimasto racchiuso nel vagone, congiuntamente all�attraversamento d�un baleno d�esistenza di numerosi altri individui. In conclusione scendemmo insieme da quel favoloso convoglio in un posto qualsiasi, dirigendoci nella stessa direzione, intanto che ci aspettava un altro convoglio: quello del cuore e del sentimento immobile e ...