Noi siam come le lucciole... - Racconti Erotici

Noi siam come le lucciole...

... solo quando fu dentro fino alla radice.

“Ah, che bello… - fece estasiato – entra come niente!”

“Hai trovato la strada già aperta!”, ridacchiò l’altro.

“Mi piace… mi piace scopare nella sborra degli altri… - continuò quello, innestando la marcia - Wow…. Me la sento scivolare dappertutto! È fantastico! È fantastico!”, e diede gas al motore, accelerando il ritmo della monta.

Il terzo, intanto, nell’attesa che arrivasse il suo turno, se l’era tirato fuori e andava masturbandosi con sempre maggiore voluttà.

“Dai, spicciati, - diceva all’amico che stava chiavando – dai, che non ce la faccio più.”

“Aspetta, cazzo! – rispondeva quello – Oh… oh… oh… Che culo, ragazzi, che culo sta mignotta! Oh… oh… ci sono… ci so…no… Cazzooooo!”, e si abbatté sulla povera Fernanda, scaricandogli nelle budella anche la sua abbondante produzione.

Prima ancora che finisse di tremare e spurgare, il terzo lo afferrò per un braccio e lo trasse indietro: il cazzo ancora congestionato gli venne fuori con uno schiocco, tirandosi dietro un fiotto di liquame biancastro. Senza perdere un attimo il terzo poggiò il cazzo sul buco aperto della Fernanda e spinse dentro; ma era troppo tardi: non era riuscito a infilare che la cappella, quando l’orgasmo lo colse irrefrenabile e sborrò mezzo dentro e mezzo fuori.

Andati via questi, era ormai notte fonda. Dopo un po’ la Fernanda si riscosse, tenendosi i pantaloni con le mani, corse ad accosciarsi vicino ad un cespuglio ed espulse quasi con rimpianto quanto quei maschi le avevano lasciato dentro, poi si ripulì alla meglio con delle tovagliette profumate, che aveva con sé, si ricompose e si avviò verso la macchina.

.