1. Il club degli amici (cap. xiv di xvi)


    Data: 11/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless, Fonte: Annunci69

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    Capitolo XIV – L'ESTATE IN PISCINA
    
    Giunse la primavera e con essa il primo caldo. Avevamo in programma di chiudere il club per la pausa estiva nel mese di agosto per dare a tutti i soci la possibilità di fare le proprie ferie in tranquillità.
    
    Però, per i mesi di giugno e luglio decidemmo di organizzare un nuovo servizio per tutti i nostri soci.
    
    Organizzammo un piccolo lido, Il Lido degli Amici, ai bordi della piscina della villa finora inutilizzata. Ripristinammo, appunto, la piscina, posizionammo lettini ed ombrelloni, qualche tavolino qua e là ed un paio di docce esterne per sciacquarsi via il cloro.
    
    A fianco della piscina c’era pure una piccola casetta in legno con dentro un servizio igienico ed un’altra capiente doccia.
    
    Il lido così organizzato rimaneva aperto tutti i giorni dal lunedì alla domenica, dalla mattina fino al primo pomeriggio. Periodo durante il quale però il resto del club, e per resto del club si intendono i locali interni, era chiuso.
    
    La principale attività del club, con i consueti incontri serali, continuava regolarmente nelle date prestabilite.
    
    Nel lido la libertà, come sempre, regnava sovrana. Si era liberi di stare in costume oppure seminudi oppure ancora totalmente nudi. Si era assolutamente liberi di fare qualsiasi cosa: prendere il sole, fare il bagno, fare sesso.
    
    Apportammo una piccola variazione alle normali regole del club per quanto ...
    ... riguardava l’ingresso. Poiché spesso capitava che un componente della coppia dovesse ancora lavorare in quel periodo di giugno e luglio, i soci erano autorizzati a frequentare il lido anche singolarmente.
    
    L’idea del lido piacque tantissimo a tutti i nostri soci. La spiaggia della nostra città era come tutti gli anni iper affollata. Il lido invece permetteva di godere in tranquillità del caldo sole estivo. E poi l’ambiente ristretto, l’esiguo numero, il fatto che ci si trovasse in un club di una certa natura permetteva di stare in tutta serenità senza dover badare alla gente che in tutti i modi cerca di sbirciare oltre quei pezzetti di stoffa dei costumi.
    
    Yoko, anche lei, rimase entusiasta dell’iniziativa. Avendo un po’ più di tempo libero rispetto a me, cominciò a frequentare il lido con una certa regolarità. Yoko da anni praticava il topless, ma non nella spiaggia vicino alla città, vuoi per paura di incontrare qualche parente o conoscente, vuoi per il fastidio degli sguardi insistenti degli altri bagnanti.
    
    Ogni volta dovevamo andare un po’ più lontano dalla città per poterci sentire più tranquilli e più liberi. Al lido invece si sentiva rilassata e faceva liberamente quel che voleva.
    
    Stessa cosa per moltissime altre associate.
    
    Le mattine al club, a bordo piscina, gli uomini non erano tantissimi. I presenti in prevalenza erano donne. Motivo per il quale quando capitava che l’atmosfera si riscaldava gli uomini non erano sufficienti ed i rapporti tra donne in queste ...
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