1. Il club degli amici (cap. xiv di xvi)


    Data: 11/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless

    ... risposta, sempre con il perizoma in mano, si tuffò in acqua.
    
    La seguii immediatamente: ero stanco a causa della mattinata di lavoro ed ero ancora tutto sudato.
    
    In acqua, dopo che si sciacquò un po’, Yoko si rimise il perizoma e mi chiese di seguirla. Ci mettemmo in un angolo dentro la piscina e mi disse
    
    “Guarda lì in alto alle tue spalle!”
    
    “Cosa devo guardare?” le risposi girandomi.
    
    “Guarda là! Tra quegli alberi! Lo vedi quel pezzetto di casa?” continuò.
    
    “Sì, la conosco! E’ dei signori XXX (cognome omesso per privacy), ma non vengono da anni! Ormai si sono trasferiti lontano e non vengono più neanche a fare le ferie qui! Me lo ha detto il padrone di questa villa!”
    
    La villa, la sede del nostro club, da ogni lato confinava con il niente. Le altre ville confinanti con la nostra erano tutte posizionate ad una notevole distanza grazie ai loro immensi giardini. L’unica villa visibile era appunto quella dei signori XXX. In realtà non era completamente visibile, vedevamo soltanto un piccolissimo scorcio, una piccola parte della loro mansarda. Sia dalla nostra parte che dalla loro parte eravamo coperti da una parete di alberi, alberi che crescendo, però, avevano lasciato alcuni spazi vuoti tra i rami. Ed appunto in uno di questi spazi vuoti potevamo vedere un pezzetto della loro mansarda.
    
    Yoko mi disse
    
    “Alcuni soci mi hanno detto invece che in questi ultimi giorni hanno notato una persona affacciarsi da quella finestra della mansarda, guardare verso di ...
    ... noi, ed addirittura sembra che qualcuno l’abbia visto mentre scattava delle foto!”
    
    “Ah! E qui le cose cambiano! Certo!” risposi.
    
    “Se questo scatta delle foto, le fa vedere in giro, peggio: le pubblica su internet, abbiamo mandato all’aria il nostro club che vive grazie alla riservatezza” continuò Yoko.
    
    Sì, il problema era davvero rilevante pensai mentre cercavo di guardare la finestra della mansarda che sembrava chiusa come sempre.
    
    Uscimmo dall’acqua, ci asciugammo, mi rivestii e dissi a Yoko che sarei immediatamente andato in quella villa per indagare, per capire se era stata venduta, affittata o cos’altro. Yoko insistette per accompagnarmi: era preoccupata anche lei per le sorti del nostro club. Era una sua creatura quanto mia.
    
    Andammo alla villa. Mentre ci avvicinavamo notammo che era appena entrato un giovane con un motorino oltre il cancello. Affrettammo il passo. Giunti davanti il cancello non vedemmo più nessuno e citofonammo. Il nome scritto sul citofono era sempre quello della famiglia XXX.
    
    “Chi è?”
    
    “Buongiorno! Signor XXX?”
    
    “Sì! Che desidera? Chi parla?”
    
    “Buongiorno! Sono il signor XXX! Rappresento il club che ha affittato la villa qui vicino, quella del signor XXX! Avrei necessità di parlare qualche minuto con lei!”
    
    “Sì, capisco! Ma non ho molto tempo. Per ora ho degli impegni!”
    
    “Guardi, mi usi la cortesia, le ruberò solo pochi minuti! E’ importante!”
    
    Si decise ed il cancello si aprì. Seguimmo il vialetto ed alla porta ci trovammo ...
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