milleducento a montepascolu
Data: 23/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: valeriogr, Fonte: Annunci69
... rallentatore. I Soldati avevano i turni di guardia sulle mura, ma spesso passavano la giornata in osteria a giocare a dadi, o nel bagno di Gustavo o meglio con sua moglie e sua figlia. Ermia e Bernarda erano sempre al lavoro.
Sono un po’ di giorni che Bonoso anche se fa freddo e sul monte c’è già la neve è sempre in giro per il paese, in particolare passeggia per le strade degli artigiani, con la scusa che vuole incontrare il figlio del maniscalco che da molto tempo non viene più a fare il chierichetto, passa davanti alle baracche, di legno e paglia, dove vivono i poveri contadini, in particolare ha adocchiato una giovane che sembra un fiore sbocciato tra il fango: Assunta i cui genitori sono morti e vive con gli anziani zii.
Oggi il figlio del maniscalco, fa un cenno al curato e dopo un po’ i due si vedono sul retro della sacrestia, Bonoso subito allupato spoglia il giovane per mettere al caldo il suo cazzo duro.
Sorpresa! Il muscoloso e forte giovane si divincola, e lui ora mette carponi il grosso curato, gli alza la lunga gonna aveva con se un po’ di strutto si unge velocemente la cappella e inizia a scopare il povero Bonoso, che ancora bloccato dalla sorpresa e dalla forza del giovane non sa reagire anzi comincia a rantolare dal dolore procurato da una scopata tanto violenta e da un arnese così grande.
Castore, così si chiamava il figlio del maniscalco, era sempre bravo e si metteva sotto la gonna a slinguazzare e a succhiare il cazzo di Bonoso, il curato non ...
... aveva mai notato di come era ben dotato il giovane, ed ora se lo ritrova dentro, ormai ha dilatato ed anche un po’ strappato il buco, e scivola dentro che è un piacere, viene una volta, ma non smette, al giovane non gli si ammoscia minimamente e continua a scoparlo con violenza. Bonoso dopo tanti anni di bocchini e scopate, scopre il piacere di un grosso cazzo in culo che entra con forza. Si dimena geme, gode, come gode; Castore sta per venire una seconda volta, ma prima di scaricarsi comincia a sculacciare il curato urlandogli e mordendogli le orecchie: “Lascia stare Assunta, non ti avvicinare a lei, altrimenti la prossima volta invece del cazzo ti infilo un bastone” non finisce la frase che già ha riempito il buco di sperma.
Dopo essersi pulito il cazzo impiastrato di sperma e sangue con la veste del curato, il giovane prima di uscire dalla stanza guarda in faccia lo stravolto Bonoso avvicina al naso un pugno chiuso che sembra una mazza si ferro e gli urla: “Attento”.
Bonoso resta solo con il culo dolorante, prende un pezzo di stoffa e si accorge che oltre uscire una gran quantità di sperma ha il culo rotto che sanguina, entra in casa camminando a gambe larghe, fortunatamente non lo nota la sua, ormai vecchia, perpetua: zii Geltrude, entra in camera si spoglia indossa il licinium, erano anni che non lo metteva, e tra le chiappe mette una pezza di lino, pulisce la veste che Castore aveva adoperato come pulisci cazzo. Sempre con le gambe un po’ larghe si avvia in cucina ...