1. milleducento a montepascolu


    Data: 23/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: valeriogr, Fonte: Annunci69

    ... si fermano sono tentati, ad entrambi gli si muove il cazzo tra le strette braghe, ma la paura per una mancata consegna gli fa desistere, “Ci torneremo domani pomeriggio”-dice Guido rivolto al giovane collega.
    
    A Malincuore continuano la ronda attorno al mastio e nelle vicinanze della chiesa. Quando sono dietro tra la sagrestia e la casa del curato vedono una porta aperta ed una fievole luce uscire.
    
    Senza far rumore i due si avvicinano, in silenzio guardano dentro senza farsi vedere.
    
    Il grosso curato completamente nudo è intento a bloccare la porta della sua perpetua, poi senza badare se qualcuno lo vede, si mette dello strutto tra le chiappe, si butta a terra e comincia prima piano poi forte: “Aiuto!". “Qualcuno mi aiuti!”
    
    “Cazzo, ha inventato le finte aggressioni!” – Dice piano Guido al collega.
    
    I due sempre in silenzio entrano, ma questa volta non aiutano il curato ad alzarsi, anzi Guido dice al compagno di bloccarlo, mentre in fretta si toglie si abbassa le braghe, nota con piacere che il culo è già ben lubrificato e quindi senza tanti preamboli mette carponi il curato e comincia a scoparlo.
    
    Bonoso smette di urlare e comincia a mugolare come un orso in calore, è lì nudo a quattro zampe mente Guido con destrezza e forza se lo scopa, anche l'altro soldato si toglie le brache e infila il cazzo in bocca al Ciccio che succhia con avidità. Lo spiedo è servito!
    
    I due militari vengono quasi assieme e lasciano il curato nudo a terra con la bocca e il culo pieni ...
    ... di sperma, mentre rientrano dalla ronda commentando sghignazzando l'accaduto.
    
    Giovedì pomeriggio, il bagno di Gustavo oggi solo per i militari, al mattino presto Gustavo con l'auto delle sue donne ha ripulito più degli altri giorni le grandi tinozze ed il pavimento intorno, ed anche le tavole di legno vicine alla fonte, le pareti in legno e l'acqua quasi bollente che esce fonte rendono la casa particolarmente accogliente perché fuori c'è neve che comincia ad accumularsi, le tinozze sono già piene e cominciano a traboccare, nulla va perso l'acqua scende ora solo tiepida nel lavatoio comune dove le donne del paese sono a lavare chi i loro poveri stracci chi gli abiti dei militari ed anche la biancheria del signore del castello.
    
    "Oggi vado al bagno" dice Lisantro per mettere in pratica altro suo motto: lavari, al suo capitano Celso "Vieni anche tu?"
    
    "Certo Signore l'accompagno ben volentieri”.
    
    Al bagno quando entrano i due ci sono già altri soldati, ma tutti sanno che quando si è al bagno non servono onori militari basta solo un cenno di saluto e così fanno tutti da dentro le tinozze o sdraiati nudi sulle tavole immersi nei vapori della fonte.
    
    Al signore e al suo capitano Gustavo riserva la tinozza con anche una specie di separé in cannucce, i due si spogliano lasciando gli indumenti sulle panche e entrano nell'acqua caldissima, Lisantro barba e peli, con una pancia una discreta pancia e un batacchio discreto ma con palle veramente grandi, mentre il capitano Celso ...
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