Lorenza dominata da un barbone
Data: 23/10/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Aysha
... presuntuosa e basta e non meriti altro, mi contenterò di questi 300 euro e di averti dato una lezione, cagna!"-e senza dire altro le mette una mano sotto la gonna.Fruga sotto le mutandine e si accorge che lei... è bagnatissima! Ridacchia fra sé e senza dire altro le molla un ceffone e fa per andarsene.Lorenza ormai cede, un desiderio incredibile l'ha ormai presa e si butta ai suoi piedi implorando:-"No, ti prego... non andartene... ti darò tutto quello che vuoi... vuoi altri soldi? Ma non andartene..."--"Senti puttanella non voglio altri tuoi soldi e non vedo proprio cosa fare ancora qui con te che non capisci e non meriti proprio niente. I tuoi soldi non li voglio e non m'interessa cosa tu voglia da me!"--"Ho sbagliato, perdonami ma... vorrei che tu mi possedessi..."--"Certo sei una bella gnocca e mi piacerebbe proprio darti una lezione, ma non credo che tu te lo meriti e poi mi hai offeso..."--"Sono stata una stupida... ma ti chiedo scusa, non andartene! Ti darò ogni cosa che vuoi... accetterò di essere punita per i miei errori..."--"Mi pare il minimo... comunque devo ancora decidere: vedremo se saprai meritarti qualcosa, lurida e squallida troietta snob. Cosa credi di essere, puttana?"- e di nuovo un ceffone ed uno sputo in faccia.-"Non sono altro che una puttana ignorante, non ho capito niente: sono nelle tue mani, fai di me ciò che vuoi e ciò che è giusto...".Vito colse subito, le strappò l'elegante vestina in seta, il reggiseno e le mutandine, lasciandola ...
... nuda ed in balia dei suoi desideri: era così bella, snella e profumata, con la figa rasata, un sogno per uno come lui, tanto più che poteva liberamente approfittare di lei e vendicarsi, ancorché non fosse colpa solo o soprattutto della bionda avvocatessa, una vita di umiliazioni e violenze.Il clochard si tolse scarpe e camicia, lasciando alla padrona di casa il compito di togliere pantaloni e mutande, per scoprire un cazzo grande e duro, anche se decisamente sporco e puzzolente.Rimettendola in ginocchio le avvicinò il suo scettro alla bocca, che lei aprì, reprimendo il conato di disgusto per olezzo e luridume. Lo succhiò con vigore, aumentando il ritmo agli schiaffi ed alle parolacce di lui.Il gusto di quel cazzo sporco ma caldissimo, durissimo ed enorme, liberò la troia che trent'anni di snobismo avevano impedito a Lorenza di sentirsi pienamente donna, iniziò a toccarsi senza pudore...-"Bene"- disse lui - "ti darò il mio seme in bocca... il resto dovrai meritartelo e puoi intuire come... Io non sono come quei tuoi amici frocetti che hai fin'ora conosciuto, io sono il maschio e tu la femmina, se ti piace è così, sennò stacca quella boccaccia dal mio pene"-Ma lei, annuendo con la testa e con gli occhi, continuò a succhiare quel membro e prese poi a masturbarlo leccando i testicoli, anche questi sporchi ma enormi di sperma.Dopo qualche minuto di quell'andazzo il barbone non ne poté più e senza riguardo afferrò i capelli della ragazza e la staccò violentemente da sé. Di ...