Al basement
Data: 13/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: denis777
In verità non sono tipo da locali, anzi fino a poco tempo fa non ne conoscevo, ma mi avrebbe fatto piacere frequentarne qualcuno, meglio se familiare e non troppo grande, in cui trovare situazioni intriganti, ma al tempo stesso tranquille ed appaganti, insomma in un clima sereno.
Fare due chiacchere, conoscere gente nuova, bere un drink, sentire musica, magari non invasiva…insomma relax e al tempo stesso divertimento.
L’occasione di conoscere quello che cercavo si presentò inaspettatamente.
Fu un amico ritrovato a parlarmene: “vieni al Basement” – mi disse – “conosco i tuoi gusti…è proprio adatto a te!”.
Non ci pensai due volte e vi andai con lui il venerdì successivo.
Mi spiegò che il venerdì si teneva un party con dress code libero, ma che avrei pagato l’ingresso con la formula: più ti spogli, meno paghi.
Arrivammo poco dopo le 23.
Ubicazione centralissima, in pieno centro storico, nella storica via Atri, in pratica 2spaccanapoli”, locale decisamente carino ed intrigante.
Una volta entrati attraverso una porticina discreta, ma invitante, sormontata da una luce rossa, dopo poche scale in discesa la reception.
E qui la prima gradita sorpresa: un operatore sorridente, gentile, paziente, che spiegò con poche ma esaurienti parole la modalità di accesso.
Scelsi la formula intermedia: underwear.
Completamente nudo in un ambiente nuovo mi sembrava eccessivo, ma mettere in mostra un bel fisico era più che opportuno.
Entrati, ci trovammo in una ...
... grossa sala con armadietti e cassetti per riporre gli effetti personali.
Mi spogliai e rimasi in slip (li adoro, contrariamente a chi predilige i boxer), scarpette da ginnastica, dopodiché mi guardai intorno.
Una dozzina di clienti…alcuni al bancone del bar, altri seduti sui divani e qualcun altro nell’attigua sala fumatori.
All’orecchio il mio amico mi disse che certamente molti altri erano in azione all’interno.
L’esplorazione di un posto nuovo, poi così intrigante, mi ha sempre appassionato, cosicché feci subito un primo giro, ripercorrendo ed osservando con attenzione dapprima la sala bar, molto bella e curata, con luci soffuse a colorazione variabile…musica proprio come mi aveva detto l’amico, non invasiva, ma calda e coinvolgente e la sala fumatori, piccola e raccolta, in cui notai con piacere che c’era viva conversazione tra alcuni ragazzi che evidentemente si conoscevano.
Conclusi che il locale meritava e che dovevano esserci parecchi frequentatori abituali.
Dopo di ciò entrai nell’ambiente hot.
Mi colpì subito una bella moto d’epoca, un busto che emergeva come dal buio in un ambiente scuro, ma non troppo.
Una biforcazione portava sulla destra ai servizi ed a una grossa dark room. Sulla sinistra dava, invece, su altri ambienti.
Esplorai i bagni e la darkroom, al momento deserta.
Poi mi avventurai sulla sinistra.
Subito scorsi una scala che portava ad una grande sala, con una sling ed un lettone.
Qui mi resi conto che era vero che ...