Lezioni estive
Data: 13/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Doctorm
... rincarai la dose poiché il suo rossore mi stuzzicava e mi inteneriva.-Grazie....- quasi balbettò ancora più emozionato. Era palese che non era avvezzo ai complimenti.Mi alzai e lo raggiunsi.-Luca hai il viso in fiamme, non ti senti bene?--No no sto bene- si affrettò a rispondere abbassando lo sguardo.Appariva agitato ed io non mi feci sfuggire l'occasione, gli presi una mano fra le mie e gliela accarezzai.-Non volevo essere inopportuna, scusami.-- Ma no signora Maria è solo che non sono abituato ai complimenti...--Su rilassati, conosco un metodo per farti calmare. Chiudi gli occhi.-Mi guardò stranito.-Su chiudi gli occhi, fidati- insistetti e quando ubbidì presi la sua mano e la portai all'altezza del mio cuore, proprio sul seno destro che la sua mano copriva quasi del tutto -Lo senti il battito? Respira piano e rilassati ascoltandone il ritmo-LUISentivo il battito del suo cuore attraverso i vestiti e quel suono costante mi aveva rilassato fino al momento in cui non mi spostò la mano, introducendola all’interno della camicia, tanto che la carne della mia mano fosse a contatto con la sua.Aprii gli occhi e vidi la signora Maria con gli occhi semichiusi che si godeva quel contatto e d’istinto ritirai la mano arrossendo come un peperone.«È meglio che continui signora- le dissi deglutendo a vuoto- mi paga per lavorare» le parole uscivano a fatica, come a fatica mi diressi verso lo scaffale cercando di continuare il lavoro. Poco dopo, però, sentii le mani di ella che mi ...
... abbracciavano da dietro avvolgendomi all’altezza dello stomaco; sentivo i suoi seni premere sulla mia schiena e non potei che immobilizzarmi.«Girati per favore» mi sussurrò all’orecchio con voce quasi di supplica. Non potei che eseguire quel suo “ordine” trovandomi dinnanzi a me la signora Maria completamente nuda dalla vita in su.«Ma… ma signora…» non riuscii a finire la frase che ella mi abbracciò di nuovo«Ho bisogno di attenzioni, per la casa c’è tempo mentre per me sempre meno –quasi si stava per mettere a piangere- donami delle attenzioni e lo conterò come un giorno lavorativo»«Ma signora –cercai di prendere tempo- cosa vuole che faccia? Non sono capace, sono del tutto inesperto»Mi sorride quando le dico questo e si allontana appena da me per mostrarsi ancora in tutta la sua nudità superiore.«Intanto chiamami Maria, zia anche mamma se vuoi ma mai più signora e non azzardarti a chiamarmi nonna. So di essere vecchia ma vorrei ancora godere e allora vieni qui» muove l’indice come a dirmi di seguirla mentre si va a sedere sul divano «per prima cosa devi leccare, mordicchiare e succhiarmi i capezzoli. Così inizi a riscaldarmi»Docile mi avvicino a lei e, inginocchiatomi, appoggio le labbra timoroso ai capezzoli baciandoli piano. «Sii deciso» mi ammonisce lei così serro con forza le labbra attorno a quel bottone che si sta indurendo e che lecco inumidendolo per bene. Mi viene voglia di morderlo e lo faccio, ma con troppa foga, tanto che le sue mani mi allontano appena e capisco che devo ...