Una Rossa fantastica - capitolo 2- Collana L'Inferno e l'abisso Vol. 3
Data: 14/07/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Koss
La mandarono in cucina a preparare la cena. Poi si alzarono dal letto, si misero addosso delle vestaglie e si trasferirono in salotto a ciarlare. Francesca le raccontò bene la sua storia, sempre saltando alcuni dettagli troppo scabrosi ed Eva dettagliò di lei e di Stefy. La chiamarono per farsi portare un aperitivo. La schiava non si era vestita, aveva messo solo le scarpe ed un grembiule, ondeggiando divinamente sui tacchi era più erotica che mai. Francesca non riuscì a tenere le mani a posto, mentre si chinava per posare il vassoio le mise una mano tra le gambe e tirò delicatamente il pelo rosso che incorniciava quel capolavoro di fica, Stefy allargò di un dito le cosce per permetterle di raggiungere quello che desiderava, era allo stesso tempo composta ed offerta. – Ti piace la mia schiava? – disse Elena prendendo uno stuzzichino. – E’ adorabile – rispose Francesca e Stefy non poté fare a meno di arrossire. – tra dieci minuti è pronto Signore – disse allontanandosi. Stefy era anche un’ottima cuoca, servì una tagliata e delle patatine al forno che si scioglievano in bocca. – Forse la mia amica amerebbe essere intrattenuta mentre gusta questa ottima tagliata – disse Eva a Stefy che stava versando il vino alle due Mistress. Stefy volse lo sguardo verso Francesca arrossendo, essere comandata a bacchetta da due ragazze su di lei aveva quell’effetto. Francesca non disse niente, si limitò ad aprire la vestaglia sul davanti ed allargare le gambe, sotto non indossava niente, gli ...
... anellini luccicarono sotto la luce delle lampade e Stefy si inginocchiò tra le cosce della Mistress. La leccò sulla vulva, poi prese un anellino in bocca e tirò con le labbra, Francesca accolse quelle attenzioni con fervore. La Mistress con una mano prendeva una patatina portandosela alla bocca e con l’altra spingeva sulla nuca della schiava ed allo stesso tempo allargava le cosce. – Sì, brava Stefy, così, così. Sei una schiava fantastica. – La lingua della schiava si insinuò dentro Francesca come un piccolo e delicato pene. Francesca avvolse le sue lunghe gambe sulla schiena di Stefy continuando a gustare quello che la schiava aveva cucinato. Stefy cercò di ristorarla, non solo con la lingua, ma anche con le labbra e la bocca, leccando e lappando, mordicchiando e fottendo con la lingua. Francesca venne, la schiava meritava un premio, si chinò su di lei e poggiò un delicato bacio sulle sue labbra. La schiava si sciolse come un gelato al sole. Quella Padrona le piaceva. Il marito di Stefania era ricco, ma lei non era una mantenuta, guadagnava molto bene e quindi si levava molti sfizi. Il più dispendioso era un’auto sportiva che nel tempo libero o quando non prevedeva di avere ospiti si divertiva a guidare, una Jaguar nera che guidava con grande padronanza. Su quella macchina, guidando scalza, accompagnò Francesca a casa. – Signora, se me lo permette, l’accompagno a casa, è sulla mia strada. – Francesca accettò volentieri l’offerta della schiava. Ci mise sette minuti perché si ...