Il culo di mia moglie (prima parte) - Racconti Erotici

Il culo di mia moglie (prima parte)

... capire se disponibile e soltanto a quel punto chiediamo quel piccolo favore!”

“Piccolo favore! Comunque no!”

“No che cosa? Non sei d’accordo all’idea del viaggio per conoscere qualche persona nuova a cui poter chiedere una cosa del genere?”

“No, non sono d’accordo a fare la cosa! Non sono disposta a farmi mettere le mani addosso da chiunque. Sono tua e basta!”

Tentai ancora di convincerla. Tentai di insistere che non lo avrei per nulla ritenuto un tradimento, ma lei sembrò irremovibile.

Chiuse l’argomento allungando un po’ la testa ed inghiottendo il mio cazzo che a causa del genere di discorsi era inevitabilmente diventato duro.

Trascorsero le settimane finché un giorno la vidi rientrare a casa raggiante in volto.

Le chiesi spiegazioni. Mi rispose uscendo dalla borsa una piccola busta colorata. Non capii e chiesi cosa fosse, cosa contenesse.

“Tieni, aprila!”

La aprii e vidi due biglietti.

“Sai, mentre tornavo a casa ho notato nella vetrina dell’agenzia viaggi qui sotto che c’era un’offerta incredibile! Un last minute!”

Ci guardammo e lei continuò

“Sono entrata perché non credevo al prezzo stracciato dell’offerta. Invece era tutto vero! Senza neanche pensarci ho staccato un assegno ed ho prenotato una settimana in un lussuosissimo albergo e ad un prezzo favoloso: meno della metà del prezzo normale di questa stagione!”

Non credevo a quel che vedevo! Avevamo sempre concordato le vacanze insieme ed invece Yoko stavolta aveva preso ...

... l’iniziativa da sola!

Realizzai subito dopo il collegamento, probabile, con i discorsi che avevamo fatto settimane addietro. Ma prima ancora che le chiedessi qualcosa, mi disse di prendere le valige e cominciare a mettere dentro qualcosa. La partenza era prevista per l’indomani sera e lei doveva urgentemente uscire a fare degli acquisti prima di partire.

Mi salutò con uno schioccante bacio in bocca e se ne andò.

Pensavo, mentre obbedivo al compito che Yoko mi aveva affidato, che forse Yoko si era convinta. Possibile? Era possibile che Yoko d’un tratto si fosse convinta e senza dirmi nulla avesse architettato tutto?

Quando rincasò le valige erano quasi pronte. Mancavano soltanto alcune cose sue. Immediatamente si mise all’opera per terminare la preparazione delle valige e quando tentai di avvicinarmi a lei e di indagare se quel che pensavo era vero per davvero, mi allontanò chiedendomi di lasciarla terminare in pace.

Ogni volta che tentavo di imbastire il discorso, lei con una scusa qualsiasi riusciva a divincolarsi ed a sfuggire alle mie domande.

L’indomani partimmo ed arrivammo effettivamente in un posto meraviglioso. Questo last minute era stato sicuramente un affare. Il lusso era indescrivibile. La struttura era veramente ben curata e poi la spiaggia privata era davvero da sogno!

Ma il vero sogno, la vera sorpresa era Yoko!

Sin dalla prima volta che decidemmo di scendere in spiaggia Yoko cominciò ad utilizzare i suoi costumi nuovi che aveva comprato a mia ...