1. Conseguenze di un tradimento... il lieto fine.


    Data: 14/07/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... raggiungo il parcheggio dove ho appuntamento. Lui mi sta aspettando, salgo sulla sua macchina, che si fa? Voglio mangiare qualcosa? O vogliamo andare a far due chiacchiere in un posticino isolato? Non so! Un alberghetto che conosce? Questo va bene! Via allora, mi porta velocemente fuori città, nella mezz’ora di viaggio si prende qualche anticipo, palpandomi le tette, di più non può fare per via dei jeans stretti che porto, allora mi prende la mano e se la porta sulla patta dei pantaloni e mi fa sentire la sua prorompente virilità, lo massaggio e lui bramisce come un cervo in amore, si apre la patta e a fatica fa uscire un attrezzo veramente notevole, lungo e grosso, una cappella tumida e gonfia d’eccitazione, glielo meno, lui mi prende la testa e me la porta sul suo ventre, si, ho capito, non occorre fare il violento! Lecco la cappella, la bagno per bene di saliva e poi me la inserisco in bocca, che buon sapore ha il suo cazzo! Comincio a lavorarlo, dentro e fuori, cerco di inserirmelo per quanto è possibile…. “Basta, basta, mi stai facendo venire, smettila, siamo quasi arrivati…”. A fatica mi stacco dal suo cazzo, ci stavo veramente prendendo gusto, lui prende una stradina e poco dopo si ferma in un parcheggio davanti a un locale illuminato, si sistema ed esce dicendomi d’aspettarlo. Pochi minuti e ritorna, lo seguo e entriamo, rampa di scale e entriamo in stanza. Poi… è una corsa frenetica verso il piacere, togliersi i vestiti di dosso, le mani che frugano dappertutto, le ...
    ... lingue che si intrecciano, abbiamo urgenza di placare la voglia che teniamo uno per l’altra, si mette velocemente un preservativo e mi penetra, un sospiro di soddisfazione mi sfugge, quanto è lungo! Mi tocca l’apice dell’utero e mi da come delle scosse elettriche, abbraccio la sua schiena con le gambe mentre mi penetra violentemente, sento dal suo ansimare che sta per venire e collaboro alle sue spinte per raggiungerlo. Si… si… lo raggiungo e lo sorpasso nel godere, sento i miei gemiti aumentare di intensità man mano che l’orgasmo mi prende e mi conduce nell’incoscienza. Riprendo senso di me dopo alcuni istanti, sul letto uno sull’altra, ansimanti, accidenti che scopata! Si sdraia accanto e riprendiamo fiato. Raggiungo il bagno, mi lavo velocemente, bagno una salvietta e torno in camera, mi abbasso sul suo ventre, il suo cazzo si è ammosciato ma è ancora notevole, gli tolgo il preservativo e con la salvietta lo pulisco della sperma residua, mi sento tanto troia e ho una voglia pazza di scopare, comincio a leccarlo, mi piace il sapore della sua sborra, mi metto d’impegno e miei sforzi ottengono soddisfazione, si alza… si alza…! S’indurisce e in breve torna una torre, mi piace, mi piace la grossa cappella, la grossa asta piena di vene in rilievo, i coglioni duri come noci, gli sto facendo un pompino da sballo, gli faccio capire cosa voglio da lui e mi trovo sistemata con la sua bocca incollata alla mia figa, nella classica posizione di 69, la sua lingua serpeggia instancabile ...