1. Matilde 01-01 - da sola


    Data: 15/07/2019, Categorie: Lesbo Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    ... d’amore e d’accordo con il buchetto del mio culo, un amore rosa che non riesco a vedermi allo specchio ma che immagino.
    
    Il culmine dell’ammirazione e del compiacimento però lo raggiungo contemplandomi il seno. Non ho tette grandi, taglia seconda, ma sono perfette e ricordano quelle di Debra, che non ho visto bene ma che, da quel che s’indovinava, dovevano essere come le mie, sode, erette, orgogliose dell’inutilità del reggiseno, con due bei capezzoli piccoli ma pronti a indurirsi.
    
    Indosso una canottierina nera e trasparente, a spalline sottili.
    
    Guardare le mie tette allo specchio e innamorarmene è spesso un tutt’uno. Me li accarezzo con le mani, come fossero altrui, con lo stesso esitante rispetto. Un brivido mi corre per la schiena, mi sorvola la zona anale e mi si ferma in forma di languore alla fine della pancia. È bastata una carezza sulle tette per farmi sentire donna nel profondo, per farmi realizzare che non uscirò da questo bagno senza aver goduto almeno una volta. Perché c’è voluto poco a eccitarmi, mi è bastata una carezzina e il pensiero di Debra.
    
    Ma perché lei?
    
    Masturbarmi mi è sempre piaciuto. Lo faccio da sola, me lo faccio fare, lo trovo parte essenziale del sesso e della vita. Agli uomini piace vedere una donna che si masturba, anche se non mi sono mai data un perché. Lo faccio con le dita, lo faccio con il mio dildo, come viene. Meglio se c’è il mio uomo che mi guarda, entrambi ci eccitiamo ancora di più. Ma Debra cosa c’entra? Non ricordo di ...
    ... aver mai avuto fantasie erotiche di questo tipo, ma questa volta mi sembra che lei abbia avuto la sua bella responsabilità nel ridurmi in questo stato di agitazione.
    
    Lentamente, strisciandola sulla pancia come a spingere in basso tutto il languore, scendo con la mano sulla figa, che vedo bene allo specchio, ora che ho allargato un po’ le gambe. Pettino con le dita la peluria, così da vedere meglio la fessura rosa e il bottoncino del piacere. Poi, d’improvviso, mi sorprendo a pensare che Debra sia inginocchiata davanti a me e che abbia preso a leccarmi la figa con decisione. Allora non mi trattengo più e mi sfioro ripetutamente con la punta dell’indice il clitoride.
    
    È così che voglio godere, pensare che Debra mi lecchi e io che mi accarezzo. Nessuna penetrazione, una cosetta tra sole donne, che un po’ si odiano.
    
    Ma questo orgasmo che sta per arrivare ha bisogno di maggior comodità: non posso stare in piedi a farmi, devo correre sul mio letto, sdraiarmi, chiudere gli occhi, aprirli con l’immaginazione su Debra che ha la testa tra le mie gambe, divaricate oscenamente, e mi lecca e mi dice cose sporche, del tipo: - Non ti aspettavi di essere come una lesbica, vero? Ci volevo io per farti capire cosa ti può mandare in paradiso. Toccati, troia, fammi vedere come godi, mentre io ti lecco, ti guardo e ti parlo. Fa quel che ti dico io, godi e basta.
    
    - Leccami, Debra, fammi venire... è vero, fare l’amore con te è stupendo, mi piace che mi odi così, mi piace farti vedere che ...